PREFAZIONE.
La bontà, con cui fu accolta da' Letterati d'Italia la nostra Memoria sulla Bus-
sola Orientale, ci stimola a produrre quest'altra, se non sopra un oggetto grandioso,
quale se lo potrebbero aspettare (piane non prò exspectatione magnimi J nulla-
dimeno interessante per la sua novità ( novitas tamen omnium convertet oculos J
ed analogo al medesimo tempo al testo di Petronio, poc' anzi riferito.
È questo uno Zodiaco Orientale, inciso su di un Marmo scoperto, non ha
molto, a una giornata al dissotto di Bagdad, e in poca distanza dagli avanzi
della distrutta Babele (i) ; e quindi nel paese medesimo , che anticamente fu sì
rinomato per Astronomia, cioè nella Caldea.
Questo Zodiaco contiene segni per la maggior parte affatto diversi da quanti
si ravvisano su'Zodiaci prodotti fin qui da Bianchini, Passeri, Pococke, Kircher,
Cali, Denon ed altri autori.
Il Viaggiatore Francese, a cui siamo debitori di quest' interessantissimo Monu-
mento, ci assicura di averlo ritrovato presso le sponde del Tigri, fra le rovine di
un antico Palazzo, i di cui vasti sotterranei, acquedotti ed altri avanzi, annunciano
un edificio altre volte maestoso, e che a' giorni nostri ancora si celebra sotto
il titolo di Giardini di Semiramide (2).
Già nel XVII secolo un Missionario della Persia riferì di aver veduto presso
le rive del Tigri un Giardino di un miglio in quadrato di circuito, e nella
medesima distanza da Bagdad, e con acquedotti e grotte sotterranee, appunto come
il nostro Viaggiatore accenna; e chiamato Giardini di Semiramide (5).
Sappiamo dalla Storia, che quest'immortale Sovrana fece costruire anche in
altre parti del suo Impero grandiosi Giardini. Per nulla dire di quegli Orti pensili,
(1) Veggasi d'Jrwille Mém. sur la position de Babilone, nelle Métti, de L'Acad. des Inscnpt.
Voi. XXXIII. Rennel geography of Herodot. London 1800.
(2) Michaux nel Magasin encjclop. di Millin: Paris 1800. Tom. Ili, p. 86.
(3) Angel. a S. Joseph Gazophjl. ling. Persar. Amstelaìdami 1684, pag. 148 i o anche Baglu
Dochteràn, ossia Giardino delle Donzelle, in Persiano. Il>id.
La bontà, con cui fu accolta da' Letterati d'Italia la nostra Memoria sulla Bus-
sola Orientale, ci stimola a produrre quest'altra, se non sopra un oggetto grandioso,
quale se lo potrebbero aspettare (piane non prò exspectatione magnimi J nulla-
dimeno interessante per la sua novità ( novitas tamen omnium convertet oculos J
ed analogo al medesimo tempo al testo di Petronio, poc' anzi riferito.
È questo uno Zodiaco Orientale, inciso su di un Marmo scoperto, non ha
molto, a una giornata al dissotto di Bagdad, e in poca distanza dagli avanzi
della distrutta Babele (i) ; e quindi nel paese medesimo , che anticamente fu sì
rinomato per Astronomia, cioè nella Caldea.
Questo Zodiaco contiene segni per la maggior parte affatto diversi da quanti
si ravvisano su'Zodiaci prodotti fin qui da Bianchini, Passeri, Pococke, Kircher,
Cali, Denon ed altri autori.
Il Viaggiatore Francese, a cui siamo debitori di quest' interessantissimo Monu-
mento, ci assicura di averlo ritrovato presso le sponde del Tigri, fra le rovine di
un antico Palazzo, i di cui vasti sotterranei, acquedotti ed altri avanzi, annunciano
un edificio altre volte maestoso, e che a' giorni nostri ancora si celebra sotto
il titolo di Giardini di Semiramide (2).
Già nel XVII secolo un Missionario della Persia riferì di aver veduto presso
le rive del Tigri un Giardino di un miglio in quadrato di circuito, e nella
medesima distanza da Bagdad, e con acquedotti e grotte sotterranee, appunto come
il nostro Viaggiatore accenna; e chiamato Giardini di Semiramide (5).
Sappiamo dalla Storia, che quest'immortale Sovrana fece costruire anche in
altre parti del suo Impero grandiosi Giardini. Per nulla dire di quegli Orti pensili,
(1) Veggasi d'Jrwille Mém. sur la position de Babilone, nelle Métti, de L'Acad. des Inscnpt.
Voi. XXXIII. Rennel geography of Herodot. London 1800.
(2) Michaux nel Magasin encjclop. di Millin: Paris 1800. Tom. Ili, p. 86.
(3) Angel. a S. Joseph Gazophjl. ling. Persar. Amstelaìdami 1684, pag. 148 i o anche Baglu
Dochteràn, ossia Giardino delle Donzelle, in Persiano. Il>id.