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Hülsen, Christian
Le chiese di Roma nel medio evo: cataloghi ed appunti — Firenze: Olschki, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.49250#0519
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387

S. MENNAE—S. MICHAELIS

rito alla vicina chiesa dei SS. Pietro e Marcellino. Restaurata sotto Pa-
squale II nel ilio e sotto Innocenzo III nel 1212, la chiesa fu distrutta
sotto il governo francese circa il 1810; nel medesimo luogo fu costruita
quella moderna nel 1883.
Del Sodo Valliceli. 173 v., Vatic. p. 221; Panciroli 1 622 2i7i; Lonigo Barb.
f. 41 v., Valliceli, f. 60 ; Martinelli 257 ; Bruti voi. 17 (to. XVI) f. 221-228
(ita!.), voi. 12 (to. XI) f. 163-170 (lat.), voi. 4 (to. Ili) f. 276 v.-295 (= lib.
IIII c. 22) ; Forcella X p. 445-456 ; Adinolfi I, 292 sg. ; Tomassetti Cenno
storico sulla chiesa di S. Matteo in Merulana (Roma 1883) ; Armellini
1464 2 244 ; Kefir IP. I p. 39 ; Calvi Bibliografia 101 ; Kirsch Die ròmi-
schen Titelkirchen p. n. 56 sg. ; Henze Miscellanea Ehrle II (1924)
404-414.
116. S. MENNAE.
Paris. 339 (S. Mennas).
Chiesa assai antica, menzionata già in una iscrizione del 589 (De
Rossi IChr. II p. 455) ; circa il medesimo tempo Gregorio Magno vi
proferì la sua omelia XXXVI in Evang. (Migne PL. LXXVI p. 1259).
L’Itinerario di Einsiedeln (De Rossi RS. I p. 183 ; Huelsen Dissert.
dell’Accademia Pontificia ser. II voi. 9, 1907, p. 418; sopra p. 5 n. 45)
dopo aver ricordata la Porta Ostiensis, continua : inde per porticum usque
ad ecclesiam Mennae et de Mennae usque ad S. Paulum apostolum. Che
non fosse nella vicinanza immediata della porta, si può dedurre dalle pa-
role colle quali S. Gregorio comincia la sua predica: quia longius ab
urbe digressi sumus, ne ad revertendum tardior hora praepediat. E menzio-
nata pure nelle biografie di Leone III (795-816; LP. XCVII c. 5) e di
Pasquale I (817-824; LP. C. 26. 27). Dopo il sec. XIII se ne perde af-
fatto la memoria.
Armellini 1 742 2 927 ; Duchesne LP. II p. 54 not. 10.
117. s. MICHAELIS ARCHANGELI.
Narra il biografo di papa Simmaco (498-514; LP. LUI c. 9): ad
archangelum Michahel basilica-m ampliavit et grados fedi et introduxit aquari.
Probabilmente si tratta della basilica di S. Arcangelo ed Eufemia in
vico patricio (LP. XCVIII, Leo III c. 47 ; v. sopra p. 249 n. 2). V. la
mia nota nell’edizione del Lib. Pont, del Mommsen p. 283 ; Levison
Neues Archiv der Ges. fur altere deutsche Gesch. 1910 p. 355.
 
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