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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 1,1): Urne Etrusche — [s.l.], 1821 [Cicognara, 2591-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4310#0029
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DELLE URNE ETIiUSCHE

TA VOLA PRIMA.

J.1 cestinile di abbruciare gli umani cadaveri, assai fre-
quentato tra i più facoltosi Etruschi specialmente in Volterra
esigeva dei recipienti ove conservarne le ceneri come era
l'uso. A questo effetto si formarono delle cassette o eli pie-
tra detta tufo, abbondante in quel paese, o di una pietra
gessosa ' che ivi pur si trova esclusivamente da ogni altro
territorio d'Italia, conosciuta col nome di alabastro, 2 per-
chè bianchissima, ed alquanto trasparente, non già dura co-
me soglion essere gli alabastri orientali, ma tenera più an-
cora del marmo, e per conseguenza facile a lavorarsi3.

E di tufo la cassetta che mostrasi al numero 2 della prima
Tavola di questa serie di monumenti che prendo in esame.
Ivi chiaro si vede qual era il vuoto che in queste cassette fa-
ce vasi per depositarvi le ceneri raccolte dal rogo, ed al nu-
mero 1 della Tavola stessa si rappresenta come chiudevansi
colla presunta immagine del defonto, ove talvolta si legge il
di lui nome scritto in lettere etnische. La fragilità di que-
ste pietre rendendole facili ad esser lavorate, porse altresì
occasione agli scultori di decorare queste cassette o Urne
cinerarie con varie sculture a bassorilievo, le quali si ren-
dono interessanti per la loro rappresentanza, non meno che

1 Petrini, Gabinetto Mineralogico,
toni. 1, p. 81.

2 Targioni, Viaggi per la Toscana,

S. L

toni, in, p. 266, e seg.
3 Ivi, p. 26.
 
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