8o
DIELLE URNE ETRTJSCHE
parisce nelle tragedie di Euripide * armato di spada per ta-
gliare il capello fatale di Alceste. Qui dottamente suggeri-
scono gli Ercolanesi che si consulti Servio, dove in occasione
che Virgilio parla dell' Iride mandata da Giunone a tagliare
il capello dalla testa di Didone , per facilitarne la morte,
scrive il seguente paragrafo. « Trakit hoc de Alceste Euripi-
dis, ([ni introducit Mercurìum ei camorri secanterh: quia fato
périb'at mariti. Alii diciuit Euripidem Orcum in scenam in-
ducere gladium ferentem quo crinem Alcesti abscindat >ì ap-
punto perchè Mercurio terrestre confondeasi colf Orco o Ta-
nato armato di spada per tagliare il capello ai moribondi,
e consacrarne la testa agli Dei infernali 2.
Ciò basti per ora a farci chiari che la figura barbata e
con martello in mano più probabilmente può esser Mercu*
rio terrestre o infero, che il cattivo Genio degli antichi. Nel-
la occasione di produrre altri monumenti di simil genere
addurrò altre pruove che illustreranno quelli, e confermeran-
no la spiegazione di questi.
La figura muliebre che resta ad esaminarsi non è di sog-
getto sì nuovo da renderne difficile l'interpetrazione. Io la
tengo per una Furia infernale, sperando di poter provare
che non è incongruente il vederla in questo b. ril. tener
luogo di Mercurio terrestre, il qual vedemmo nell'anteceden-
te Tav. VII ugualmente guidar per le redini il cavallo sim-
bolico. Richiamo in esame anche a questo proposito l'Ur-
na scritta già indicata nei monumenti di corredo 3, rammen-
tando al lettore che ove nelle favole di Oreste trattate da
varj poeti si citano sempre le Furie che lo tormentano, ve-
i In Alcest. v. j*).
a Pitture di Ercolano, 1. cit., p. &(>
nani. 6.
3 Ved. ser. yi, Uv. A. 2>
DIELLE URNE ETRTJSCHE
parisce nelle tragedie di Euripide * armato di spada per ta-
gliare il capello fatale di Alceste. Qui dottamente suggeri-
scono gli Ercolanesi che si consulti Servio, dove in occasione
che Virgilio parla dell' Iride mandata da Giunone a tagliare
il capello dalla testa di Didone , per facilitarne la morte,
scrive il seguente paragrafo. « Trakit hoc de Alceste Euripi-
dis, ([ni introducit Mercurìum ei camorri secanterh: quia fato
périb'at mariti. Alii diciuit Euripidem Orcum in scenam in-
ducere gladium ferentem quo crinem Alcesti abscindat >ì ap-
punto perchè Mercurio terrestre confondeasi colf Orco o Ta-
nato armato di spada per tagliare il capello ai moribondi,
e consacrarne la testa agli Dei infernali 2.
Ciò basti per ora a farci chiari che la figura barbata e
con martello in mano più probabilmente può esser Mercu*
rio terrestre o infero, che il cattivo Genio degli antichi. Nel-
la occasione di produrre altri monumenti di simil genere
addurrò altre pruove che illustreranno quelli, e confermeran-
no la spiegazione di questi.
La figura muliebre che resta ad esaminarsi non è di sog-
getto sì nuovo da renderne difficile l'interpetrazione. Io la
tengo per una Furia infernale, sperando di poter provare
che non è incongruente il vederla in questo b. ril. tener
luogo di Mercurio terrestre, il qual vedemmo nell'anteceden-
te Tav. VII ugualmente guidar per le redini il cavallo sim-
bolico. Richiamo in esame anche a questo proposito l'Ur-
na scritta già indicata nei monumenti di corredo 3, rammen-
tando al lettore che ove nelle favole di Oreste trattate da
varj poeti si citano sempre le Furie che lo tormentano, ve-
i In Alcest. v. j*).
a Pitture di Ercolano, 1. cit., p. &(>
nani. 6.
3 Ved. ser. yi, Uv. A. 2>