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K
•S
di nugjj"
TAVOLA XIV.
JL roseguenclo 1' esame sopra la totalità dei soggetti
scolpiti nei fianchi delle Urne, trovo nei due di questa
Tav. XIV, e spettanti ad un" Urna medesima, che il sog-
getto del num. i è lo stesso di quello già veduto alla Tav.
VII. Qui pure, come nell'altro, l'Eroe equestre è seguito
da un pedestre che alcuna cosa porta sugli omeri; ma per
la rozzezza della scultura non intendesi che sia mai. Forse
le ripetizioni ce ne daranno più chiara idea.
A giudicare da quel poco che resta, sembra un littore
armato di verghe, quasiché garantisca l'equestre da ogni
sinistro evento, e ne sia per cosi dire la scorta. Tenendo
fermo pertanto che quell' uomo si annoveri nella categoria
de'servi, come dissi spiegando la Tav. VII, posso aggiunge-
re che qui si qualifica, attesi i suoi fasci, per una scorta o
condottiero dell' uomo a cavallo, il quale essendo per le
pruove addotte alla Tav. VII, la figura di un'anima separa-
ta dal corpo, debbe a seconda delle sacre dottrine del gen-
tilesimo essere scortata da un Genio nel suo viaggio ad al-
tro destino. Il nome di Genio è talmente ripetuto nelle spie-
gazioni dei monumenti, e tanti esseri abbraccia immagina-
ri e fittizi, che non sodisfa abbastanza il curioso. Empedo-
cle par che determini in un modo sodisfacente chi sia, di-
cendo soltanto che le virtù erano i condottieri delle anime ':
nò male a proposito, mentre son le virtù il solo retaggio
3 Empedocl. ap. Porpliyr. de antr. Nymph,, p. 109.
S. I.
18
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TAVOLA XIV.
JL roseguenclo 1' esame sopra la totalità dei soggetti
scolpiti nei fianchi delle Urne, trovo nei due di questa
Tav. XIV, e spettanti ad un" Urna medesima, che il sog-
getto del num. i è lo stesso di quello già veduto alla Tav.
VII. Qui pure, come nell'altro, l'Eroe equestre è seguito
da un pedestre che alcuna cosa porta sugli omeri; ma per
la rozzezza della scultura non intendesi che sia mai. Forse
le ripetizioni ce ne daranno più chiara idea.
A giudicare da quel poco che resta, sembra un littore
armato di verghe, quasiché garantisca l'equestre da ogni
sinistro evento, e ne sia per cosi dire la scorta. Tenendo
fermo pertanto che quell' uomo si annoveri nella categoria
de'servi, come dissi spiegando la Tav. VII, posso aggiunge-
re che qui si qualifica, attesi i suoi fasci, per una scorta o
condottiero dell' uomo a cavallo, il quale essendo per le
pruove addotte alla Tav. VII, la figura di un'anima separa-
ta dal corpo, debbe a seconda delle sacre dottrine del gen-
tilesimo essere scortata da un Genio nel suo viaggio ad al-
tro destino. Il nome di Genio è talmente ripetuto nelle spie-
gazioni dei monumenti, e tanti esseri abbraccia immagina-
ri e fittizi, che non sodisfa abbastanza il curioso. Empedo-
cle par che determini in un modo sodisfacente chi sia, di-
cendo soltanto che le virtù erano i condottieri delle anime ':
nò male a proposito, mentre son le virtù il solo retaggio
3 Empedocl. ap. Porpliyr. de antr. Nymph,, p. 109.
S. I.
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