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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 1,1): Urne Etrusche — [s.l.], 1821 [Cicognara, 2591-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4310#0274
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246 DELLE URNE ETRUSCHE

una Furia, ed un orrido Genio col martello in mano. Dal-
l'esame d una così rozza scultura ne trarremo argomento che
T artefice, da non supporsi di elevati concetti, avrà ese-
guita T opera sua in una maniera la più volgare e coma.
ne, e la più intelligibile per conseguenza alle persone rari
a lui poco istruite. Di fatti ove nella Tav. Vili dovei pro-
vare con moltiplicati argomenti significato il passaggio di
un' anima agli Elìsi l, ed alla Tav. VII lo mostrai alleoo-
ricamente indicato per mezzo della morte % qui senza il
velo di tanti traslati si fa palese per quell' uomo, che si-
gnificando un'anima, trapassa cavalcando pel soggiorno
dei morti che giacenti si vedono sotto i suoi piedi, ed ac-
compagnato da Mercurio e da altra deità infernale se ne
passa alla luce degli astri. In tale aspetto è presentata una
quasi simile idea da Eschilo dove ho scritto: « Ma casti
Dei terresti i, te Terra 5 te Mercurio, e te re dell3 inferno
mandate cjuesf anima alla luce » 3. Era dunque opinione
di costoro che le anime passassero dall' inferno alla luce.

Sofocle è in ciò anche più chiaro a questo proposito:
egli chiama felicissimi coloro che istruiti dei misteri discen-
dono al soggiorno dei morti, mentre essi soli possono spe-
rare una vita felice, nel tempo che il resto dei mortali vi
attendono dei mali orribili 4.

Quivi pure è provata 1' indifferenza nelle due pedestri
figure di precedere o seguire l'equestre 5. È pro\ato altre-
sì che le ali non furono attributo necessario al Tanato etru*
sco, il quale in quest' urna, come nelle antecedenti, si e

j Ved. p. 74-
u Ved. p. 68.
3 Aescliyl., in Pers., v. 63o, seg.

4 SophocI, ap. Plut., de Audiendis
poei., Op voi.11, p. 21.

5 Ved. p. 81 .

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