272 DELLE URNE ETRUSCHE
però piegate le ali alle spaile; né saprei disapprovare i] pa.
rer del Zoega, sebben rigettato dal Ch. Zannoni, che le ali
pel Sonno sieno atte solo a fargli ombra e eli fende do da
tutto ciò che disturbar potrebbe la sua quiete \ Né il verso
di Virgilio dal prelodato Zannoni citato in proprio favore
può a mio credere affatto distruggere l'opinione del dotto
Zoega
Ipse volans tenues se sustulìt ales in auras 3;
poiché fingendosi quel nume di ali munito, hanno anche poi
finto i poeti ch'egli si sostenesse in aria a volo, spiegando
le ali sopra il soggetto dormiente per cuoprirlo e difenderlo
dall'impulso di quegli esterni oggetti che stando a libero
contatto de'sensi, come la luce , il rumore, lo avrebbero de-
stato. Questo concetto poetico trovasi mantenuto anche fra
j moderni, onde il Tasso cantò d'Erminia
Ma 'Isonno, che eie3 mìseri mortali
« E col suo dolce oblio posa e quiete,
Sopì coJsensi i suoi dolori, e V ali
Dispiegò sopra lei placide e chete 3.
É dunque costantemente dichiarato l'uso delle ali di na-
scondere, di separare, giusta il sentimento di Clemente Ales-
sandrino da me citato.
1 Zannoni, 1. cit., p. 3q.
2 Virg., Aen., lib. v, v. 861.
3 Tasso la Gerusalemme lib. Canto
vii , ottava 4-
però piegate le ali alle spaile; né saprei disapprovare i] pa.
rer del Zoega, sebben rigettato dal Ch. Zannoni, che le ali
pel Sonno sieno atte solo a fargli ombra e eli fende do da
tutto ciò che disturbar potrebbe la sua quiete \ Né il verso
di Virgilio dal prelodato Zannoni citato in proprio favore
può a mio credere affatto distruggere l'opinione del dotto
Zoega
Ipse volans tenues se sustulìt ales in auras 3;
poiché fingendosi quel nume di ali munito, hanno anche poi
finto i poeti ch'egli si sostenesse in aria a volo, spiegando
le ali sopra il soggetto dormiente per cuoprirlo e difenderlo
dall'impulso di quegli esterni oggetti che stando a libero
contatto de'sensi, come la luce , il rumore, lo avrebbero de-
stato. Questo concetto poetico trovasi mantenuto anche fra
j moderni, onde il Tasso cantò d'Erminia
Ma 'Isonno, che eie3 mìseri mortali
« E col suo dolce oblio posa e quiete,
Sopì coJsensi i suoi dolori, e V ali
Dispiegò sopra lei placide e chete 3.
É dunque costantemente dichiarato l'uso delle ali di na-
scondere, di separare, giusta il sentimento di Clemente Ales-
sandrino da me citato.
1 Zannoni, 1. cit., p. 3q.
2 Virg., Aen., lib. v, v. 861.
3 Tasso la Gerusalemme lib. Canto
vii , ottava 4-