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https://doi.org/10.11588/diglit.4310#0305
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TATOLA XXXI. 277
può credersi quella d'un personaggio: gli altri fantasmi so-
no di persone plebee, e quel che tengono in mano par che
alluda alla stessa loro condizione » ■. Questa è la spie-
gazione che a tal fregio dà il prelodato sig. Micali, dalla
quale io confesso di non restare pienamente appagato. E
mia consuetudine finquì praticata di aggiungere alle altrui
spiegazioni anche il mio sentimento; ma il dubbio suscita-
to dall' Ackerblad sulla inesattezza del disegno mi dispen-
sa dall'occuparmene qui ; tanto più che il paragone fra il lu-
cido posto alla Tav. della VI serie, e la prima figura nel
fregio del sig. Micali dove ripetesi, e la disparità grande
e patente nelle tre copie esibite mostrandone l'assoluta dis-
somiglianza dalia pittura originale in alcune di esse, mi
conferma sul dubbio d'inesattezza; ma di ciò son per trat-
tare anche alla serie IV.
Rifletto peraltro, che posto ancora veridico quanto dal
sig. Micali si ammette rapporto alla dottrina etrusca sul
Genio custode dell'uomo e sul cattivo Genio che spinge le
anime impure da consegnarsi alle Furie, ciò comparir do-
vrebbe anche in altri monumenti; ma intanto nei molti
che abbiamo trascorsi non si vide mai verun Genio presso
d' un uomo, che dir si potesse il suo custode.
Piacque non pertanto un tal pensamento ad altro mio dot-
tissimo amico il sig. Schlegel, che in voce mi fece non po-
che plausibili questioni su tal proposito, ed in particolar mo-
do sulla Furia che vedesi presso di Polifemo in una famosa
Urna che spiegheremo a suo luogo. Premetto frattanto la
proposizione del sig. Micali. « Polifemo, egli dice, rappre-
f Micali, 1. cit.
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può credersi quella d'un personaggio: gli altri fantasmi so-
no di persone plebee, e quel che tengono in mano par che
alluda alla stessa loro condizione » ■. Questa è la spie-
gazione che a tal fregio dà il prelodato sig. Micali, dalla
quale io confesso di non restare pienamente appagato. E
mia consuetudine finquì praticata di aggiungere alle altrui
spiegazioni anche il mio sentimento; ma il dubbio suscita-
to dall' Ackerblad sulla inesattezza del disegno mi dispen-
sa dall'occuparmene qui ; tanto più che il paragone fra il lu-
cido posto alla Tav. della VI serie, e la prima figura nel
fregio del sig. Micali dove ripetesi, e la disparità grande
e patente nelle tre copie esibite mostrandone l'assoluta dis-
somiglianza dalia pittura originale in alcune di esse, mi
conferma sul dubbio d'inesattezza; ma di ciò son per trat-
tare anche alla serie IV.
Rifletto peraltro, che posto ancora veridico quanto dal
sig. Micali si ammette rapporto alla dottrina etrusca sul
Genio custode dell'uomo e sul cattivo Genio che spinge le
anime impure da consegnarsi alle Furie, ciò comparir do-
vrebbe anche in altri monumenti; ma intanto nei molti
che abbiamo trascorsi non si vide mai verun Genio presso
d' un uomo, che dir si potesse il suo custode.
Piacque non pertanto un tal pensamento ad altro mio dot-
tissimo amico il sig. Schlegel, che in voce mi fece non po-
che plausibili questioni su tal proposito, ed in particolar mo-
do sulla Furia che vedesi presso di Polifemo in una famosa
Urna che spiegheremo a suo luogo. Premetto frattanto la
proposizione del sig. Micali. « Polifemo, egli dice, rappre-
f Micali, 1. cit.