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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 1,2): Urne Etrusche — [s.l.], 1823 [Cicognara, 2591-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4309#0177
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564 DELLE URNE ETRUSCHE

no \ Nessun però creda che derivata sia dall'Egitto; ma
piuttosto là passò dalla Grecia, quantunque, per quanto io
sappia, osservata ancora non si sia in nessuna delle tante gre-
che Sfingi, che conosciamo. Ma all'antichità figurata sup-
plisce la scritta, testificandolo Mesomede nel citato enim-
ma, allorché descritto il davanti e la parte di mezzo della
Sfinge dice: t« <?'èmaSev 'ìkiddó^voz <?pob<wv Né è da dubitare che
egli non abbia voluto intender la coda così terminata;
giacché Omero, ed Esiodo usano le stesse espressioni per
dichiarare il serpe, in cui finisce la coda della Chimera 2;
e comune a mio credere è nella Chimera e nella Sfin-
ge di ciò la cagione; per essersi cioè amendue fatte da E-
siodo, e da altri figlie d'Echidna 3. Se ciò avesse osserva-
to Zoega non avrebb' egli nell'illustrazione della nominata
medaglia d'Adriano mai asserito, che la serpe, in cui fi-
nisce la coda della Sfinge in essa scolpita, è simbolo della
prolifica natura. »

« Forza ed intelligenza, &i^ *aì <r&v«ric 4, e certamente il mi-
stico senso, che diedero gli Egiziani alla Sfinge: le altre
interpetrazioni di antichi o sembrano ideali, o tolte dalla
Sfinge greca, e attribuite per inversione d'idee alla egizia-
na . Sotto amendue queste relazioni riguardarono i Greci la
loro Sfinge ; ma prima le attribuirono la forza, e poscia

i V. Zoega , Num. Aegypt., pag.
139., tab. 8 .

2 ripoc^c )Éuv, oTuStv oé opàzwv, piff-
eri Si yjpupa.. Honi., Iliad., Kb. 6,
v. 18 , Hesiod., Theog., v. 323.
Postrema dracon. , Hyg. , fab. 5j,
Cf. Schol. ad Eurip., Phoenis., v.
i748;

3 Hesiodi, Theog., v. 319, et 326.
Dell'errore di alcuni grammatici
in aver creduta la Sfinge figlia
della Chimera, V. Heyne, ad A-
pollodt, p. 243-

4 Clem. Alexand., Strorn., p. 24'-*»
et Zoega , 1. cit-



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