572 DELLE URNE ETRUSCHE
È chiaro che qui si tratta del corso della vita umana,
riferibile per similitudine al corso annuo del sole , il qua-
le nasce debole nel solstizio iemale, come dissi spiegando
il principio della favola di Edipo », prende vigore nel sol-
stizio estivo, e oltrepassando metà dei segni del superiore
emisfero, dopo essersi unito alla Vergine, torna ad in-
debolirsi di nuovo . Il serpente che serve di coda al leo-
ne costituente la Sfinge qui nell' anaglifo di questa LXVIII
Tavola, come nell'antecedente, ne fortifica la congettura,
mentre provai che Y Idra o il Serpente celeste era espresso
enigmaticamente dalla coda della Sfinge 3, specialmente
quando il soggetto alludeva a qualche avvenimento che
spettasse al tempo nel quale il sole passa o si trattiene,
diremmo noi, nel cielo degli antipodi 3. Noi trovammo il
serpente medesimo a ciò allusivo anche in altri monumenti
sepolcrali 4.
Conferma tuttociò anche la stessa costruzione della Sfin-
ge, cui sta davanti la Vergine e dietro il Leone, mostran-
do così quel passaggio del sole , che nel coprire la costella-
zione della Vergine per discendere nei segni inferiori,
lascia quella del Leone dietro di se, mentre a queste so-
vrastano i Serpenti siderei 5. Un; altra prova in conferma
di quanto io dico è appunto la rappresentanza dei laterali,
dove quei serpenti medesimi segnano sott' altra favola quei
medesimi tempi 6 .
Traggo altresì dalla rappresentanza Y argomento della
1 Ved. p. 55a, seg.
3 Ved. p. 218.
3 Ved. ser. vi, tavv. N4 , n. 1 ,
P4 1 num. a .
4 Ved. p. i5i, ser. 11, p. 296, e
ser. vi, tavv. Fa, num. 1 , N3,
5 Ved. ser. v, p- 35o.
6 Ved. tav, xxvi, e p. 336, sg.
È chiaro che qui si tratta del corso della vita umana,
riferibile per similitudine al corso annuo del sole , il qua-
le nasce debole nel solstizio iemale, come dissi spiegando
il principio della favola di Edipo », prende vigore nel sol-
stizio estivo, e oltrepassando metà dei segni del superiore
emisfero, dopo essersi unito alla Vergine, torna ad in-
debolirsi di nuovo . Il serpente che serve di coda al leo-
ne costituente la Sfinge qui nell' anaglifo di questa LXVIII
Tavola, come nell'antecedente, ne fortifica la congettura,
mentre provai che Y Idra o il Serpente celeste era espresso
enigmaticamente dalla coda della Sfinge 3, specialmente
quando il soggetto alludeva a qualche avvenimento che
spettasse al tempo nel quale il sole passa o si trattiene,
diremmo noi, nel cielo degli antipodi 3. Noi trovammo il
serpente medesimo a ciò allusivo anche in altri monumenti
sepolcrali 4.
Conferma tuttociò anche la stessa costruzione della Sfin-
ge, cui sta davanti la Vergine e dietro il Leone, mostran-
do così quel passaggio del sole , che nel coprire la costella-
zione della Vergine per discendere nei segni inferiori,
lascia quella del Leone dietro di se, mentre a queste so-
vrastano i Serpenti siderei 5. Un; altra prova in conferma
di quanto io dico è appunto la rappresentanza dei laterali,
dove quei serpenti medesimi segnano sott' altra favola quei
medesimi tempi 6 .
Traggo altresì dalla rappresentanza Y argomento della
1 Ved. p. 55a, seg.
3 Ved. p. 218.
3 Ved. ser. vi, tavv. N4 , n. 1 ,
P4 1 num. a .
4 Ved. p. i5i, ser. 11, p. 296, e
ser. vi, tavv. Fa, num. 1 , N3,
5 Ved. ser. v, p- 35o.
6 Ved. tav, xxvi, e p. 336, sg.