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https://doi.org/10.11588/diglit.4311#0468
4^8 DEGLI SPECCHI MISTICI
per cui divien cervo Atteone, cioè anelante d'acqua, co-
me dicevasi proverbialmente \ o cupido di unirsi con Dianaì
vale a dire di penetrare i segreti della natura al di là di
quello ch'era permesso ai mortali; mentre dicevasi che il
vedere un Dio o una Dea senza loro espressa volontà era
delitto che si pagava assai caro 2; sopra di che lo Spane-
mio molti esempi riporta di punizione 3. Il cervo ha pa-
rimente il significato di timore per essere animale timidis-
simo ; dunque Atteone già si conosce per coscienza sacri-
lego e teme l'ira del cielo. I cani lo straziano, eh'è quan-
to dire, ch'egli colpito da Nemesi sentesi già lacerare nel-
1' interno dell' anima dai rimorsi di una macchiata co-
scienza K
Qui non si mostra in conto alcuno la metamorfosi di At-
teone in cervo, sebbene molti scrittori l'abbiano accen-
nata. Ma pur vi furono alcuni che abbreviarono la favola,
e solo dissero che per voler di Diana da Atteone furtiva-
mente veduta ad un fonte, fu egli lacerato dai propri cani
che seco aveva, essendo cacciatore 5. Difatti a mostrare
i rimorsi della propria coscienza basta 1' accenno che ne
danno i cani qui espressi . il Causeo che riporta questo
Specchio tra molti altri nel suo museo romano applica soltan-
to ad esso la favola di Atteone senza tirarne conseguenza
nessuna 6 . Da tutto ciò si desume che sotto la figura
del cacciatore Atteone sbranato dai cani si debbano inten-
dere gì
pevoli '
Se ve
dalle-ra
che essi
doppia
dunque
sti i m<
meogg
sica', i
i Fsalin. xli , in prineip.
2 Callimac- , Hymn. , in Lavacsr.
Pali ad,
R/l
•3 Spanhcni. , in Caìiimac. 1. oit ■ v*
54, 78, IQO.
4 Vico, Scienza nuova , lib. v, et
uttlm. , p. 36ì
5 Pausali., lib. ix, cap. ti, p. 714.
6 Caus. , Mas, llom- Tom. u, secfc,
in , tav. xxvu , p. 19 •
IN*
per cui divien cervo Atteone, cioè anelante d'acqua, co-
me dicevasi proverbialmente \ o cupido di unirsi con Dianaì
vale a dire di penetrare i segreti della natura al di là di
quello ch'era permesso ai mortali; mentre dicevasi che il
vedere un Dio o una Dea senza loro espressa volontà era
delitto che si pagava assai caro 2; sopra di che lo Spane-
mio molti esempi riporta di punizione 3. Il cervo ha pa-
rimente il significato di timore per essere animale timidis-
simo ; dunque Atteone già si conosce per coscienza sacri-
lego e teme l'ira del cielo. I cani lo straziano, eh'è quan-
to dire, ch'egli colpito da Nemesi sentesi già lacerare nel-
1' interno dell' anima dai rimorsi di una macchiata co-
scienza K
Qui non si mostra in conto alcuno la metamorfosi di At-
teone in cervo, sebbene molti scrittori l'abbiano accen-
nata. Ma pur vi furono alcuni che abbreviarono la favola,
e solo dissero che per voler di Diana da Atteone furtiva-
mente veduta ad un fonte, fu egli lacerato dai propri cani
che seco aveva, essendo cacciatore 5. Difatti a mostrare
i rimorsi della propria coscienza basta 1' accenno che ne
danno i cani qui espressi . il Causeo che riporta questo
Specchio tra molti altri nel suo museo romano applica soltan-
to ad esso la favola di Atteone senza tirarne conseguenza
nessuna 6 . Da tutto ciò si desume che sotto la figura
del cacciatore Atteone sbranato dai cani si debbano inten-
dere gì
pevoli '
Se ve
dalle-ra
che essi
doppia
dunque
sti i m<
meogg
sica', i
i Fsalin. xli , in prineip.
2 Callimac- , Hymn. , in Lavacsr.
Pali ad,
R/l
•3 Spanhcni. , in Caìiimac. 1. oit ■ v*
54, 78, IQO.
4 Vico, Scienza nuova , lib. v, et
uttlm. , p. 36ì
5 Pausali., lib. ix, cap. ti, p. 714.
6 Caus. , Mas, llom- Tom. u, secfc,
in , tav. xxvu , p. 19 •
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