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Inghirami, Francesco [Editor]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 2,1): Specchi mistici — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.4311#0467
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fi.

TAVOLA XLVI. 4^7

Greci comò ho già detto, per mezzo delle Ietterete dell®.
arti, ma con espressioni simboliche ed enigmatiche, prati-
cate in antico dove trattavasi di morale *. Lo sviluppa del*
la favola che qui si contiene proverà quanto io dico; e ci
mostrerà nel tempo medesimo che questo soggetto ivi e-
spresso equivale a quello della Nemesi che negli altri Spec-
chi si trova.

Atteone fu divorato dai propri cani, per comando di
Giove, secondo Acusilao citato da Apollodoro, per aver ar-
dito di volere sposar Semele, o piuttosto secondo altri per
aver veduta Diana immersa nuda nel bagno, dalla quale fu
converso in cervo, e così dai propri cani ignorato ed in-
seguito nella selva, e quindi raggiunto e sbranato a. Altri
vogliono eh' ei si fosse vantato d' esser più bravo caccia-
tore di Diana 3. altri ancora ch'egli osasse pretendere alle
nozze di quella Dea 4; altri in fine che ardisse di attenta-
re al di lei pudore 5. Alcune più minute circostanze di que-
sta favola son da me altrove descritte 6.

Qui osserveremo che il fatto comunque narrato, indica
sempre in Atteone uno smisurato orgoglio dalla divinità,
che si nomina comunemente Nemesi, punito severamente.
Diana è veduta nel fonte, cioè si volle indagare le opera-
zioni della natura in ragione delle antiche opinioni sul si-
stema fisico dell'umidità, e della nascita e riproduzione
delle cose : prerogative attribuite alla luna % che è Diana 8,

i Ved. ser. v, p. 29.

2 Àpollodor. lib. ni, cap. tv. § 4 j
Op... Tom. 1, p. 270.

3 Etiripid., Bacch.5 it. 33j seg.

4 Diod. Sicul., lib. ìv , cap. lxxxt,
p. 281, Op., tom^ 1, p. 824.

S. IL

5 Hygin., Fab., cap. clxxx. p. 298.

6 Ved. ser. 1, tav. lxv e sua spie-
gazione.

7 Plutarc, de Isid. et Osir., Op.,
Tom. 11, p. 354.

8 Ved. ser. v, p. 41<f«

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