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Inghirami, Francesco [Editor]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 5,1): Vasi fittili — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.7100#0005
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AVVERTIMENTO

T^ra i metodi religiosi dall' Oriente diffusi nel resto
del gentilesimo si annovera quello di registrare le idee per
comunicarle geroglificamente. L'idea stessa del mondo fu
presentata in questo metodo sotto la forma di un globo , e
quindi anche levigato e ben tornito, cioè di una figura per-
fetta . Da tale idea generale scesi gli antichi popoli alla
speciale di esso, indicarono con un uovo il mondo che in
se medesimo ha germe di vita, come ai seguaci di Bacco, o
per meglio dire agli iniziati nei di lui misteri facevasi noto.

Emerse parimente da questo nuovo simbolo un nuovo con-
cetto , considerando il mondo come un recipiente che in se
tutto contiene, inclusive la vita , ed a ciò fu adattato V al-
tro simbolo di un recipiente qualunque, o tazza, o bicchiere,
O Vaso eli ei fosse. E poiché pensarono che il benefico in-
flusso della umidità cooperasse allo sviluppo dei germi ani-
mati dalla natura , e questa umidità contenendosi comunal-
mente nei Vasi, ne avvenne che il Vaso fu simbolo del con-
tinente ed insieme del contenuto. Cosi per allegoria Tinia e
Tina si dissero Bacco e Giove, perchè il tino è quel Vaso
che serba il vino , dagli antichi riguardato come soa ve liquore
ed ambrosia dei numi. Iside fu altresì nell' Egitto venera-
ta sotto forma di un Vaso : e di Bacco si dice lo stesso,
in quanto che l'uno e l'altro nume fu la mondiale natura.
 
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