BE VASI FITTILI
TAVOLA PRIMA.
Èi ormài si cospicuo il numero de'Vasi fittili adunati
nelle collezioni de'Monumenti di etrusco nome, che saria
difetto di perspicace intelletto se oggi pur si dovesse ignora-
re lo scopo ch'ebber gli antichi popoli nel fabbricarli; qual
fosse l'uso che realmente ne fecero; quanto lor convenga il
nome di Vasi etruschi.
Vari scrittori antichi e moderni trattaron compendio-
samente, ed altri diffusamente de'Vasi aretini, che per etru-
schi a giusta ragione debbon tenersi, perchè spettanti ad
una cospicua e vetustissima città dell' Etruria: ed io son que-
gli che il primo ne mostri al pubblico i disegni nella Ta-
vola i. di questa v. serie di monumenti che illustro. La par-
ticolare amicizia che professo già da molti anni all'egregio
Sig. Maggior Giuseppe Rossi Patrizio aretino, possessore di
una copiosa collezione di antichi monumenti, ed in parti-
colare dei celebri frammenti dei sopra indicati Vasi in terra
cotta ed ornati a bassirilievi, ritrovati dal di lui fratello
Francesco Rossi, mi ha procurato il vantaggio di averli sotto
occhio, mentre gli ho non solo disegnati, ma incisi ancora
con ogni mia possibile fedeltà ed esattezza. Ora dunque con
miglior sodisfazione del pubblico cade in acconcio che io
trascriva in compendio quanto n'è stato scritto finora;
tanto più che questi Vasi aretini han data occasione agli
antiquari di scrivere su'Vasi etruschi, de'quali anch'io prendo
a trattare.
TAVOLA PRIMA.
Èi ormài si cospicuo il numero de'Vasi fittili adunati
nelle collezioni de'Monumenti di etrusco nome, che saria
difetto di perspicace intelletto se oggi pur si dovesse ignora-
re lo scopo ch'ebber gli antichi popoli nel fabbricarli; qual
fosse l'uso che realmente ne fecero; quanto lor convenga il
nome di Vasi etruschi.
Vari scrittori antichi e moderni trattaron compendio-
samente, ed altri diffusamente de'Vasi aretini, che per etru-
schi a giusta ragione debbon tenersi, perchè spettanti ad
una cospicua e vetustissima città dell' Etruria: ed io son que-
gli che il primo ne mostri al pubblico i disegni nella Ta-
vola i. di questa v. serie di monumenti che illustro. La par-
ticolare amicizia che professo già da molti anni all'egregio
Sig. Maggior Giuseppe Rossi Patrizio aretino, possessore di
una copiosa collezione di antichi monumenti, ed in parti-
colare dei celebri frammenti dei sopra indicati Vasi in terra
cotta ed ornati a bassirilievi, ritrovati dal di lui fratello
Francesco Rossi, mi ha procurato il vantaggio di averli sotto
occhio, mentre gli ho non solo disegnati, ma incisi ancora
con ogni mia possibile fedeltà ed esattezza. Ora dunque con
miglior sodisfazione del pubblico cade in acconcio che io
trascriva in compendio quanto n'è stato scritto finora;
tanto più che questi Vasi aretini han data occasione agli
antiquari di scrivere su'Vasi etruschi, de'quali anch'io prendo
a trattare.