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Inghirami, Francesco [Hrsg.]
Monumenti Etruschi o di Etrusco nome (Band 5,1): Vasi fittili — [s.l.], 1824 [Cicognara, 2591-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.7100#0007
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Ili

cioè la costellazione della Coppa eli è sopra l'Idra presso
al Corvo; ed opinarono die fosse il simbolo della misterio-
sa ebrietà dell' anima cagionata da una bevanda detta le-
tea , la quale recandole gravità ed oblio, resala dimentica
del suo stato primitivo V obbligava a cader giù verso il
corpo j e mescolarsi con esso . Fattasi propria una tal
dottrina dei misteri, ne avvenne che nei mistici riti sì usò
frequentemente il Vaso di terra cotta , alludendo all'ani-
ma . Dicevasi che la sua forma rotonda procedendo in una
diffusione conica., era simbolica dell' anima che da una for-
ma sferica e perfetta, e perciò divina, si diffondeva coni-
camente all'ingiù per l'acquistata gravità, e cosi acco-
statasi verso la terra. Hanno difatti i Vasi nella forma loro
più comune una tendenza alla linea ellittica perpendicolare ,
piuttosto che alla sfera.

Un Vaso potorio fu segno di vita eziandio perchè porta
in se V alimento, e V alimento dà vita, e la vita costitu-
isce la principal qualità dell' anima che tennero per im-
mortale .

Dunque il Vaso alludeva ai differenti stati dell' anima
nel suo passaggio dall'uno all' altro mondo, e per conse-
guenza anche alla vita . Se questa si domandava con quel-
la pienezza di grazie che in terra bramatasi, era simboleg-
giata da un Vaso che il contenuto liquore versa o traboc"
ca . Difatti gli antichi usando i Vasi per simboli delle ani-
me e della immortalità loro, e del passaggio di esse dal-
l' una all'altra vita; attamente li posero nei sepolcri dei ca-
daveri, ad oggetto di mantenerne viva la religiosa fede.
Nè solo i Vasi, ma le pitture ancora che in essi facevan-
si, come pure le sculture , delle quali si vedono adorne
 
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