v XVI
schì dove erano urne giudicate del settimo e ottavo secolo
di Roma.
Ebbero ì Vasi dipinti degl3interpetrì per le pitture loro,
die non si limitarono ad illustrarne i soggetti, ma talmen-
te encomiarono quelle pitture, ed in tal guisa le decantaro-
no da farne risalire V antichità fino alla prima origine
della pittila in Grecia ; quindi si aggiunse che i Ro-
mani nJ ebbero delle raccolte che a carissimo prezzo com-
pravano . Ed in vero Strabone racconta che dai sepolcri
di Corinto furon tolti dei Vasi, ed a gran prezzo in Roma
venduti. Narra però che in quei sepolcri ve ne erano an-
che di bronzo, ed assai pregevoli per V artifizio non meno
che per la materia: cosi non sappiamo se egli tratti di que-
sti , come par probabile, piuttosto che de' Vasi in terra
dipinti. Son dunque vacillanti le prove addotte per so-
stenerne lJ asserto, e cosi resta tuttora nel numero delle sem-
plici congetture, alle quali ripugna il retto senso di accon-
sentire . Plinio che parla di molte varietà di pitture non
fa menzione di queste, ed Aristofane pone in ridicolo i pittori
dei Vasi da morti, probabilmente perchè le pitture loro non
erano in quel pregio al quale i moderni le fanno salire.
Si dice altresì che le pitture di questi Vasi erano eseguite
più accuratamente da una parte che dall' altra perchè si
ponevano negli appartamenti, dove facevano mostra di se
da una sola parte stando V altra aderente alla parete. Ma
non saprei conciliare il parer loro con quel di Aristofane
che nomina i pittori dei Vasi da morti, e non da appar-
tamenti} ne mi persuado che gli antichi schivando sempre
ogni trista idea di lutto e di morte, confondessero poi in
una le decorazioni degli appartamenti con quelle dei sepol-
schì dove erano urne giudicate del settimo e ottavo secolo
di Roma.
Ebbero ì Vasi dipinti degl3interpetrì per le pitture loro,
die non si limitarono ad illustrarne i soggetti, ma talmen-
te encomiarono quelle pitture, ed in tal guisa le decantaro-
no da farne risalire V antichità fino alla prima origine
della pittila in Grecia ; quindi si aggiunse che i Ro-
mani nJ ebbero delle raccolte che a carissimo prezzo com-
pravano . Ed in vero Strabone racconta che dai sepolcri
di Corinto furon tolti dei Vasi, ed a gran prezzo in Roma
venduti. Narra però che in quei sepolcri ve ne erano an-
che di bronzo, ed assai pregevoli per V artifizio non meno
che per la materia: cosi non sappiamo se egli tratti di que-
sti , come par probabile, piuttosto che de' Vasi in terra
dipinti. Son dunque vacillanti le prove addotte per so-
stenerne lJ asserto, e cosi resta tuttora nel numero delle sem-
plici congetture, alle quali ripugna il retto senso di accon-
sentire . Plinio che parla di molte varietà di pitture non
fa menzione di queste, ed Aristofane pone in ridicolo i pittori
dei Vasi da morti, probabilmente perchè le pitture loro non
erano in quel pregio al quale i moderni le fanno salire.
Si dice altresì che le pitture di questi Vasi erano eseguite
più accuratamente da una parte che dall' altra perchè si
ponevano negli appartamenti, dove facevano mostra di se
da una sola parte stando V altra aderente alla parete. Ma
non saprei conciliare il parer loro con quel di Aristofane
che nomina i pittori dei Vasi da morti, e non da appar-
tamenti} ne mi persuado che gli antichi schivando sempre
ogni trista idea di lutto e di morte, confondessero poi in
una le decorazioni degli appartamenti con quelle dei sepol-