260 de' vasi fittili
quella, come più verosimile, di rammentar con essi che la
stagione esigeva di fabbricare o restaurare le case o tu-
guri dove stare al coperto ' . Più manifestamente ancora
si vede 1' ombrello usato nelle opere d' arte come segno di
celare ciò che non lice d' esporre alla vista d' ognuno, se
esaminiamo la pittura d ' un Vaso antico, dove una ninfa sta
con ombrello coprendo una coppia d ' amanti stretti fra lo-
ro in occultabili amplessi 2. Ma ivi può essere doppio senso.
Il complesso di queste voci e di questi epiteti dati a
Bacco finora notati additano mistero, oscurità, e tene-
bre, giacché ombra non altro significa se non che spa-
zio mancante dei raggi di luce diretta. Ci è noto, per quel
che scrive Macrobio, che il sole fu reputato il primo dio
mostratosi al mondo colla sua luce 3, il quale sotto il
nome di Bacco 4 si avanzò nella vasta carriera dell' o-
limpo, cambiando le sue denominazioni e le sue forme
col cambiare dei tempi e delle stagioni : fanciullo nel sol-
stizio d' inverno, è giovane adulto nella primavera; e pas-
sando all'età virile in ogni sua forza nell'estate, cade
nella vecchiaia in autunno 5 . Pensiamo dunque che la
differenza delle indicate stagioni soltanto distinguesi per
la quantità della luce diurna, maggiore o minore delle
tenebre che accompagnano Ja notte. E poi chiaro abba-
stanza che ombra e tenebre indicando egualmente priva-
zione di luce, ne avverrà che per 1' additato Bacco assiso
1 Paeiaud. , 1. cit. , p. 28 .
2 Millingen , Peintur. ant. de Vas .
Grecs , P . xxvi.
3 Ved. ser. 111, p. i4a.
4 Macrob., Saturo. , lib. i, cap,
ivin , p. 283 .
5 Id. , 1. cit.
quella, come più verosimile, di rammentar con essi che la
stagione esigeva di fabbricare o restaurare le case o tu-
guri dove stare al coperto ' . Più manifestamente ancora
si vede 1' ombrello usato nelle opere d' arte come segno di
celare ciò che non lice d' esporre alla vista d' ognuno, se
esaminiamo la pittura d ' un Vaso antico, dove una ninfa sta
con ombrello coprendo una coppia d ' amanti stretti fra lo-
ro in occultabili amplessi 2. Ma ivi può essere doppio senso.
Il complesso di queste voci e di questi epiteti dati a
Bacco finora notati additano mistero, oscurità, e tene-
bre, giacché ombra non altro significa se non che spa-
zio mancante dei raggi di luce diretta. Ci è noto, per quel
che scrive Macrobio, che il sole fu reputato il primo dio
mostratosi al mondo colla sua luce 3, il quale sotto il
nome di Bacco 4 si avanzò nella vasta carriera dell' o-
limpo, cambiando le sue denominazioni e le sue forme
col cambiare dei tempi e delle stagioni : fanciullo nel sol-
stizio d' inverno, è giovane adulto nella primavera; e pas-
sando all'età virile in ogni sua forza nell'estate, cade
nella vecchiaia in autunno 5 . Pensiamo dunque che la
differenza delle indicate stagioni soltanto distinguesi per
la quantità della luce diurna, maggiore o minore delle
tenebre che accompagnano Ja notte. E poi chiaro abba-
stanza che ombra e tenebre indicando egualmente priva-
zione di luce, ne avverrà che per 1' additato Bacco assiso
1 Paeiaud. , 1. cit. , p. 28 .
2 Millingen , Peintur. ant. de Vas .
Grecs , P . xxvi.
3 Ved. ser. 111, p. i4a.
4 Macrob., Saturo. , lib. i, cap,
ivin , p. 283 .
5 Id. , 1. cit.