2;4 BE' VASI FITTILI
le si occupano una vera abluzione ? Dice egli inoltre che
stanno esse donne a coccoloni, positura conveniente alle
cerimonie di teurgia, essendo quella stessa nella quale Po»
lignoto rappresentò Ulisse, allorché sceso all'interno volle
approfittarsi dei consigli di Circe per far comparire le em-
me che bramava di vedere 1. Ma la totale nudità loro, io
domando, conviene alle donne occupate nelle preghiere?
Ho luogo pertanto di creder piuttosto che le due don-
ne sieno rappresentati ve simbolicamente di due anime
Sappiamo è vero, specialmente da Demostene, che a san-
tificare le dionisiache in Atene scegìievansi quattordici
donne venerabili per l'età loro, chiamate Gerere, incari-
cate del sacerdozio di Bacco, e con esse la moglie del-
l'Arconte passava la notte occupata in secreti sacrifizi, e
puriiicavasi unitamente con esse, rappresentando in cer-
to modo una sposa che da vasi a Bacco, celebrandosene
L'unione con misteriose cerimonie 3. Ma vogliamo crede-
re che tali cerimonie si effettuassero nel modo stesso che
le vediamo in questo Vaso dipinte? Credalo pure il già
lodato interpetre: credalo chi vuol seguirlo, ma io mi di-
chiaro di contraria opinione. Direi bensì che la nostra
pittura fosse allusiva a quelle cerimonie, non perù rappre-
sentativa di esse , Che mai significava la sposa destinata
a Bacco, e la più nobile del paese perchè moglie dell'Ar-
conte re? Nieut altro, a mio parere, che un'anima nobili-
tata dalle virtù, che si consacra alla contemplazione della
divinità.
% Pausali., PUocic., siv. lib. x , cap.
xxix, p. 870.
a Veci, p 217.
3 Schol. Aristoph, ju Ran., v. 399*
le si occupano una vera abluzione ? Dice egli inoltre che
stanno esse donne a coccoloni, positura conveniente alle
cerimonie di teurgia, essendo quella stessa nella quale Po»
lignoto rappresentò Ulisse, allorché sceso all'interno volle
approfittarsi dei consigli di Circe per far comparire le em-
me che bramava di vedere 1. Ma la totale nudità loro, io
domando, conviene alle donne occupate nelle preghiere?
Ho luogo pertanto di creder piuttosto che le due don-
ne sieno rappresentati ve simbolicamente di due anime
Sappiamo è vero, specialmente da Demostene, che a san-
tificare le dionisiache in Atene scegìievansi quattordici
donne venerabili per l'età loro, chiamate Gerere, incari-
cate del sacerdozio di Bacco, e con esse la moglie del-
l'Arconte passava la notte occupata in secreti sacrifizi, e
puriiicavasi unitamente con esse, rappresentando in cer-
to modo una sposa che da vasi a Bacco, celebrandosene
L'unione con misteriose cerimonie 3. Ma vogliamo crede-
re che tali cerimonie si effettuassero nel modo stesso che
le vediamo in questo Vaso dipinte? Credalo pure il già
lodato interpetre: credalo chi vuol seguirlo, ma io mi di-
chiaro di contraria opinione. Direi bensì che la nostra
pittura fosse allusiva a quelle cerimonie, non perù rappre-
sentativa di esse , Che mai significava la sposa destinata
a Bacco, e la più nobile del paese perchè moglie dell'Ar-
conte re? Nieut altro, a mio parere, che un'anima nobili-
tata dalle virtù, che si consacra alla contemplazione della
divinità.
% Pausali., PUocic., siv. lib. x , cap.
xxix, p. 870.
a Veci, p 217.
3 Schol. Aristoph, ju Ran., v. 399*