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TAVOLA XXVI.
.Trascrivo la interpetrazione che il eh. Italinsky ha
data a questa pittura, perchè ne sia viepiù coadiuvata la
intelligenza. « Dal primo coro della Tessaglia d' Euripide
intitolata le Baccanti apprendiamo, che il culto di Bacco
portava i suoi adoratori a scorrere le montagne in tem-
po specialmente delle feste trieteriche. Felice colui, dice
Euripide, che conoscendo i misteri degli Dei consacra lo-
ro il suo cuore e santifica Ja sua esistenza per mezzo del-
le sacre purificazioni, celebrando sulle scoscese montagne
le auguste solennità delle baccanti. I Coribanti inventaro-
no il tamburo, e depositarono presso Rea questo strumen-
to fatto per accompagnare il canto delle baccanti ; ma i
satiri colpiti dal di lui suono l'ottennero dalla Dea, e se
ne servirono a celebrare le danze trieteriche ; vestitevi
della pelle di cervio brizzolato, armatevi di bastoni e di
sferze che inspirano un sacro orgoglio, venite tutti alle dan-
Ze di Bacco: egli è che riempie di furore le donne tebane,
che le distoglie dalle pacifiche loro occupazioni, e le tra-
sporta sulle alpestri montagne, ove lo smarrirsi è indicibi-
le piacere ! Bacco agita la fiamma eh' ei porta nella sua
sferza, richiama i cuori smarriti e li anima con la sua
yoce così gridando: esaltate il vostro dio Evio, subitochè
zampogna fa sentire i suoi sacri accordi, nel momento
ln cui si corre alla montagna 1 ».
urip., in Bacc., act. i, v. i.3a , sq
TAVOLA XXVI.
.Trascrivo la interpetrazione che il eh. Italinsky ha
data a questa pittura, perchè ne sia viepiù coadiuvata la
intelligenza. « Dal primo coro della Tessaglia d' Euripide
intitolata le Baccanti apprendiamo, che il culto di Bacco
portava i suoi adoratori a scorrere le montagne in tem-
po specialmente delle feste trieteriche. Felice colui, dice
Euripide, che conoscendo i misteri degli Dei consacra lo-
ro il suo cuore e santifica Ja sua esistenza per mezzo del-
le sacre purificazioni, celebrando sulle scoscese montagne
le auguste solennità delle baccanti. I Coribanti inventaro-
no il tamburo, e depositarono presso Rea questo strumen-
to fatto per accompagnare il canto delle baccanti ; ma i
satiri colpiti dal di lui suono l'ottennero dalla Dea, e se
ne servirono a celebrare le danze trieteriche ; vestitevi
della pelle di cervio brizzolato, armatevi di bastoni e di
sferze che inspirano un sacro orgoglio, venite tutti alle dan-
Ze di Bacco: egli è che riempie di furore le donne tebane,
che le distoglie dalle pacifiche loro occupazioni, e le tra-
sporta sulle alpestri montagne, ove lo smarrirsi è indicibi-
le piacere ! Bacco agita la fiamma eh' ei porta nella sua
sferza, richiama i cuori smarriti e li anima con la sua
yoce così gridando: esaltate il vostro dio Evio, subitochè
zampogna fa sentire i suoi sacri accordi, nel momento
ln cui si corre alla montagna 1 ».
urip., in Bacc., act. i, v. i.3a , sq