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https://doi.org/10.11588/diglit.4312#0005
466 DEGLI SPECCHI MISTICI
di Venere per sodisfare all' oracolo d' Apollo, dandolo a
Delfo '. »
All' occasione poi di mostrarci il Disco di bronzo, 2 ri-
pete il prelodato Visconti che ivi è rappresentata senza
equivoco l'avventura di Menelao, quando egli ritoglie ad
Eiena il monile, dono di Venere, per recarlo ad Apollo.
Le epigrafi che additano questi due celebri nomi, il moni-
le eh' è già nelle mani di Menelao e 1' abito guerriero di
lui, non lasciano dubbio sopra di ciò . Ottima è la seguente
riflessione dell' espositore : ce se fosse qui espresso il mo-
mento in cui riceve l'eroina questo dono nuziale, a che
sarebbe coperto d'armi il minore Atride? A che la celata
e i gambali, e la spada sguainata? *>
Dichiara egli la figura intermedia esser Venere che per-
suade Elena a cedere all' offeso marito, ir. contraccambio
della sua riconciliazione, la domandata collana, che dallo
squarcio di questa favola già citato,, poiché vi si tace l'occa-
sione del dono, pare all' interpetre che Elena ricevuto Io
avesse in occasione delle nozze con Paride. La Dea sembra
aver nella destra un fiore che l'interpetre ammette come
suo noto simbolo 3.
Vengon poi dichiarate dal dotto espositore le epigrafi.
P\HM;3 elina per Elena, come in gemma del museo
Viennese 4; ^Jl/Ì^M merle per Menelao, simile al greco
Mm),sw5, come in altri Dischi 5; finalmente l/]f\GVT turan
i Visconti, 1. cit., p. 153, seg. ,
not. (a) .
2 Ivi , tav. Bi , num. 1 .
3 Ved. p. 195, seg.
4 Ved. ser. vi» tav. Y, num, 2.
Eckel, Choix de Pierres grav.,
PI. XL.
5 L;mzi , Saggio di Lingua Etr.,
Tom. 11, p. 214 > 221 .
di Venere per sodisfare all' oracolo d' Apollo, dandolo a
Delfo '. »
All' occasione poi di mostrarci il Disco di bronzo, 2 ri-
pete il prelodato Visconti che ivi è rappresentata senza
equivoco l'avventura di Menelao, quando egli ritoglie ad
Eiena il monile, dono di Venere, per recarlo ad Apollo.
Le epigrafi che additano questi due celebri nomi, il moni-
le eh' è già nelle mani di Menelao e 1' abito guerriero di
lui, non lasciano dubbio sopra di ciò . Ottima è la seguente
riflessione dell' espositore : ce se fosse qui espresso il mo-
mento in cui riceve l'eroina questo dono nuziale, a che
sarebbe coperto d'armi il minore Atride? A che la celata
e i gambali, e la spada sguainata? *>
Dichiara egli la figura intermedia esser Venere che per-
suade Elena a cedere all' offeso marito, ir. contraccambio
della sua riconciliazione, la domandata collana, che dallo
squarcio di questa favola già citato,, poiché vi si tace l'occa-
sione del dono, pare all' interpetre che Elena ricevuto Io
avesse in occasione delle nozze con Paride. La Dea sembra
aver nella destra un fiore che l'interpetre ammette come
suo noto simbolo 3.
Vengon poi dichiarate dal dotto espositore le epigrafi.
P\HM;3 elina per Elena, come in gemma del museo
Viennese 4; ^Jl/Ì^M merle per Menelao, simile al greco
Mm),sw5, come in altri Dischi 5; finalmente l/]f\GVT turan
i Visconti, 1. cit., p. 153, seg. ,
not. (a) .
2 Ivi , tav. Bi , num. 1 .
3 Ved. p. 195, seg.
4 Ved. ser. vi» tav. Y, num, 2.
Eckel, Choix de Pierres grav.,
PI. XL.
5 L;mzi , Saggio di Lingua Etr.,
Tom. 11, p. 214 > 221 .