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https://doi.org/10.11588/diglit.4312#0006
TÀVOLA X-LVII. 4^7
per Venere \ Qui fa il Visconti un elogio ben dovuto alla
salacità del Lanzi che seppe interpetrare la voce Turati
per Venere 2, riconoscendone in questo bronzo ignoto al
Lanzi una chiara conferma. Circa poi l'etimologia di tal
nome propone un pensiero diverso da quello iìeì Lanzi 3
piacendoli piuttosto di spiegar Taiwan per un' apocope di
Turanna, cioè regina, titolo appropriato particolarmente
dagli antichi alla Dea del piacere, arbitra e sovrana di
tutti gli esseri animati 4.
Aggiunge 1' interpetre le seguenti notizie. «11 monile d'E-
lena si mostrò nel tesoro delfico insieme con quel d' Eri-
file , sino al tempo del sacrilegio focese , quando que' popo-
li si appropriarono le ricchezze del dio, considerate sino
allora quasi un comune deposito della Grecia. Le donne
focesi contrastavano questi due gioielli, finché il vezzo
d' Enfile fu destinato alla più illustre, quel d'Elena alla
più bella. Ma il fato delle eroine accompagnò i lor famosi
ornamenti, e colei che sortì il primo, divenne, come Enfile,
micidiale di suo marito; 1'altra, come Elena, abbandonò il
consorte per amore straniero 5 a. Così il Visconti G.
Quasi contemporaneamente fu illustrato questo singoiar
bronzo con dotto comento dal Vernaglieli, al quale non
era noto che il Visconti se ne fosse occupato. È dunque
interessante il conoscere le separate opinioni di questi due
sì valenti letterati a questo riguardo. L' uno dichiara come
l'altro, che dal monile si fa chiaro il soggetto; e vi rico-
i Ved. p. io3 , 264 , seg.
a Lanzi, 1. cit., Tom. i, p. s54 >
e Tom. n, p. 201 .
3 Yed. p. 264.
4 Pitture d' Ercolano, Tom. iu,
tav. xxxv, p. ìyj» not- ($)•
5 Ephor., ap. Allieti., 1. cit.
6 Mus, P. CI., Tom. v, p. 2^(j, .«ees
per Venere \ Qui fa il Visconti un elogio ben dovuto alla
salacità del Lanzi che seppe interpetrare la voce Turati
per Venere 2, riconoscendone in questo bronzo ignoto al
Lanzi una chiara conferma. Circa poi l'etimologia di tal
nome propone un pensiero diverso da quello iìeì Lanzi 3
piacendoli piuttosto di spiegar Taiwan per un' apocope di
Turanna, cioè regina, titolo appropriato particolarmente
dagli antichi alla Dea del piacere, arbitra e sovrana di
tutti gli esseri animati 4.
Aggiunge 1' interpetre le seguenti notizie. «11 monile d'E-
lena si mostrò nel tesoro delfico insieme con quel d' Eri-
file , sino al tempo del sacrilegio focese , quando que' popo-
li si appropriarono le ricchezze del dio, considerate sino
allora quasi un comune deposito della Grecia. Le donne
focesi contrastavano questi due gioielli, finché il vezzo
d' Enfile fu destinato alla più illustre, quel d'Elena alla
più bella. Ma il fato delle eroine accompagnò i lor famosi
ornamenti, e colei che sortì il primo, divenne, come Enfile,
micidiale di suo marito; 1'altra, come Elena, abbandonò il
consorte per amore straniero 5 a. Così il Visconti G.
Quasi contemporaneamente fu illustrato questo singoiar
bronzo con dotto comento dal Vernaglieli, al quale non
era noto che il Visconti se ne fosse occupato. È dunque
interessante il conoscere le separate opinioni di questi due
sì valenti letterati a questo riguardo. L' uno dichiara come
l'altro, che dal monile si fa chiaro il soggetto; e vi rico-
i Ved. p. io3 , 264 , seg.
a Lanzi, 1. cit., Tom. i, p. s54 >
e Tom. n, p. 201 .
3 Yed. p. 264.
4 Pitture d' Ercolano, Tom. iu,
tav. xxxv, p. ìyj» not- ($)•
5 Ephor., ap. Allieti., 1. cit.
6 Mus, P. CI., Tom. v, p. 2^(j, .«ees