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sparso in
i la fiji'
del hit,
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TAVOLA XC. 765
oo-ni senso in giro nello Specchio rappresentativo dei mon-
do, fa vedere l'universale suo dominio e la sua diffusione per
ogni dove.
La pluralità di tali figure di vario sesso preferibilmente ad
altre in questi Specchi effigiate, ci fa dunque sicuri che allu-
dano alla primaria deità degli Etruschi, di che ho reso conto
in principio di questa serie »; ed in ultimo lo confermo, non
avendo fin qui trovata cosa che me ne facesse pensare in
contrario, come ho sempre dimostrato nel corso di questi miei
scritti. E poiché il Fato confuso colla Necessità, veneravasi
dagli Etruschi a più antichi, e questo venne in seguito con-
fuso con la Nemesi, così non sarà senza fondamento eh' io
dia nome di Fato al giovane espresso in questo Specchio
mistico per esser de'più antichi, avendo già dichiarate Ne-
mesi le femminili figure quasi simili a questa in altri Spec-
chi mistici meno antichi rappresentate 3.
E poiché per una conseguenza dell'indicato sistema, co-
me osserva un moderno scrittore, ciascuno giudicavasi
contenere in se una porzione di quell' etere vitale e mo-
tore universale di sopra nominato, comune a tutto il mon-
do'', ne segue che le anime di tutti gli esseri furono con-
siderate una porzione di questo medesimo Ente divino 5.
Ed è per ciò, com' io credo, che si posero nei sepol-
cri questi mistici Specchi a rammentare la santità delle
anime partecipi dell' essenza divina , ed in conseguenza
eterne , immortali, e degne di quell' apoteosi della qua-
1 Ved. p. 7.
a Ved. p. 15^, seg., 248, seg., i$>],
444» 5x8, 746, e ser. ni, p. 200.
3 Ved. p. 243, 323.
4 Volney , 1. cit., p. 208 , ser. 1,
spieg. della tav. li.
5 Ivi, e p. 375.
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ogni dove.
La pluralità di tali figure di vario sesso preferibilmente ad
altre in questi Specchi effigiate, ci fa dunque sicuri che allu-
dano alla primaria deità degli Etruschi, di che ho reso conto
in principio di questa serie »; ed in ultimo lo confermo, non
avendo fin qui trovata cosa che me ne facesse pensare in
contrario, come ho sempre dimostrato nel corso di questi miei
scritti. E poiché il Fato confuso colla Necessità, veneravasi
dagli Etruschi a più antichi, e questo venne in seguito con-
fuso con la Nemesi, così non sarà senza fondamento eh' io
dia nome di Fato al giovane espresso in questo Specchio
mistico per esser de'più antichi, avendo già dichiarate Ne-
mesi le femminili figure quasi simili a questa in altri Spec-
chi mistici meno antichi rappresentate 3.
E poiché per una conseguenza dell'indicato sistema, co-
me osserva un moderno scrittore, ciascuno giudicavasi
contenere in se una porzione di quell' etere vitale e mo-
tore universale di sopra nominato, comune a tutto il mon-
do'', ne segue che le anime di tutti gli esseri furono con-
siderate una porzione di questo medesimo Ente divino 5.
Ed è per ciò, com' io credo, che si posero nei sepol-
cri questi mistici Specchi a rammentare la santità delle
anime partecipi dell' essenza divina , ed in conseguenza
eterne , immortali, e degne di quell' apoteosi della qua-
1 Ved. p. 7.
a Ved. p. 15^, seg., 248, seg., i$>],
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3 Ved. p. 243, 323.
4 Volney , 1. cit., p. 208 , ser. 1,
spieg. della tav. li.
5 Ivi, e p. 375.