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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 2) — Florenz, 1853

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https://doi.org/10.11588/diglit.860#0005
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DESCRIZIONE

DELLE PITTURE

DI ALCUNI

w

filili

TAVOLA CI.

Nel porre alla prima tavola di questo Volume II il vaso che vi si vede,
intendo di far conoscere con esso la forma più comune di questi antichi
fittili dipinti che trovansi nei sepolcri. Ella è poi comunissima una tal forma
tra quelle di Nola, un tempo famosa città della Magna-Grecia nella Campa-
nia; e di Nola è anche questo; ed ha il pregio d' essere stato altra volta dato
in luce dal celebre archeologo Mazzocchi (1). I vasi di questa forma, che
finora si nominavano con appellazione generica diote {2) ora si vuol dar
loro Io special nome di chous (3)-

Pare che quella città di greca origine (4) avesse una particolar premura
nell' adempimento del superstizioso rito di seppellire coi cadaveri i vasi di-
pinti : trovandosi nel paese non equivoci segni d' una fabbrica ivi stabilita
di vasi d'una perfezione finora giudicata superiore alle altre, sì nella leg-
gerezza della terra , si. nelle forme de' vasi, sì nella lor vernice, eh' è lu-
cidissima e moralissirna, e sì ancora nella perfezione delle pitture che vi

(1) Commentarium in regii Hercuianensis musaei tabulas heracleenses pars
1, num. il, pag, 138.

(2) Ivi.

(3) Athen. xi; 495, b, ap. Panofka, Reeherches sur les vérilables noros des
Vases grecs, et sur leurs différents usages pi. ìv, n. 27 p. 15.

(4) Raoul-Rochette, Histoire crilique de l'établissement des colonies greques
tom. in, liv, iv, eh. xiv, p. 118.
 
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