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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 2) — Florenz, 1853

DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.860#0009
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L'oggetto che ebbe in animo il Lanzi all' occasione di rammentare que-
sto vasetto, fu principalmente quello di prendere in esame non tanto il si-
gnificato delle due parole greche kaaoz mkon, che nuli'altro per lui signi-
ficano sennonché Nicone bello (1) : plauso che non per anche sappiamo a
chi si debba creder diretto, quanto la paleografia del carattere che parago-
nato da lui con altri, e confrontato pure con altre pitture di vasi quella
del presente , ne congettura, che questo vasetto sia stato eseguito circa
l'anno 200 di Roma, ossia 554 avanti l'era volgare. L'esposto del Maz-
zocchi circa l'iscrizione vien rigettato da' moderni eruditi.

TAVOLA CU.

Se richiamansi a memoria i soggetti delle pitture dichiarati nell' antece-
dente volume di quest' Opera, si troverà che molti consistono in combat-
timenti ed in gare, non senza notabili segni de'convenuti premi a'vittoriosi
di que' contrasti. Questi soggetti replicatamente dipinti ne' vasi che pone-
vansi ne' sepolcri si trovano rappresentati anche nelle pareli delle tombe,
ove que' vasi medesimi furon sepolti. Sembra dunque assai chiaro che un
qualche misterioso enigmatico significato ivi stasse a porre in accordo
que' soggetti col destino delle anime, giacché a vero dire molte pitture
spettano anche ai misteri, ove s'istruivano gl'iniziati circa un tal destino;
che promeltevasi felice dopo i contrasti della vita, come a'combattenti dopo
la loro fatica promettevasi un premio alla vittoria. E in ciò prendevasi per
modello il sole che personificato in Ercole percorre nei dodici segni del zo-
diaco , e par che combatta e superi vittoriosamente que' mostri o animali
che vi sono effigiati.

La pittura di questa seconda tavola non dissomiglia da quelle del genere
anzidetto, rappresentandovisi Teseo, che si decantò imitatore d'Ercole,
mentre si rese celebre per segnalate imprese, che pure la favola ridusse in
parte a simboleggiare il passaggio del sole in alcuni segni del zodiaco. Spia-
cene che per farmi bene intendere nell' interpetrazione di questa pittura io
non possa evitare una lunga dicerìa che non solo il fatto ivi espresso, ma
non poche altre circostanze che l'accompagnano, debba narrare; e poiché

(1) Lanzi cit.

INGHiR. TOM. II.

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