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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 2) — Florenz, 1853

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https://doi.org/10.11588/diglit.860#0121
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TAVOLA CXCV.

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la lira. II pittore però lo ha collocato • nel mezzo del quadro, essendo egli
l'oggetto principale della rappresentanza. Agamennone pentitosi della violenza
usata;, e vedendo che con questa aveva messo in iscompiglio, e tristezza i suoi
compagni d'armi, mandò all'Eroe sdegnato tre ambasciatori per calmarlo ».
« Nel mezzo della rappresentanza si vede Achille in abito di casa,, seduto
e con la lira nelle mani. I tre ambasciatori gli stanno intorno. Dirimpetto è
più prossimo a lui il suo amico il vecchio Fenice, che tranquillamente gli
parla. Appresso viene l'astuto Ulisse il quale seduto guarda tutti i movimenti
del volto di Achille. Alle spalle di questo si osserva Aiace il Telamonio che
al dir d'Omero parla con arditezza ai suoi due compagni, per indurli a non
curare l'ostinazione del figlio di Peleo. Dopo di Aiace si vede come di senti-
nella uno de'servi de'tre ambasciatori, indi due altri suoi compagni che con-
versano coli'amico di Achille, Patroclo, e compiono il quadro i due cavalli
tanto cari all'Eroe ». Così l'erudito sig. canonico Iorio (4). Ma il eh. Raoul-
Rochette, intende, come altrove ho notato (2), che Fenice sia il personaggio
assiso> ed Ulisse l'uomo in piedi avanti d'Achille; dà conto inoltre come si
vede Fenice gemente per l'inflessibile ostinazione del suo allievo, mostrando
l'interno cordoglio per l'atto esterno di tenere il ginocchio stretto colle due
mani: spiegazione che X erudito interpetre accompagna con molti esempi, ed a
cui consente il dotto Panofka nel dare anch' egli alla luce questo medesimo
vaso (3), e intanto solo questi riconosce Aiace neh" arringatore eh'è davanti
ad Achille. Non così giudica il chiar. sig. Finati che interpetrò questa pittura
allorché fu inserita nell'opera del Museo Borbonico (4). « Aiace, egli dice, più
ardito dei suoi compagni sta alle spalle d'Achille, e colla sinistra prostesa,
par che dica essere inutile il proseguir più oltre il lor dire, mostrandosi già
quel furibondo inflessibile alle loro premure (5) ». Intanto egli pure giudica
Ulisse (6) l'uomo seduto che stringe colle mani il ginocchio: atteggiamento,
eh'è, a parer mio, più che ad altri si conviene a nominarlo Fenice, giusta le
savie riflessioni del sig. Raoul-Rochette da me ripetute. Vedon quindi i sopra

(1) R. Museo Borbonico, Galleria dei vasi, p. 42.

(2) Galleria Omerica, Iliade tora. il, tav. CCLII, p. 239.

(3) Opera cit.

(4) L. cit., toni, ix, tav. Xii.

(5) Finati, Mus. Borbonico, 1. cit.

(6) Ivi.

ItfGHIR. TOM. n.

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