Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 3) — Florenz, 1855

DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.861#0143
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
rAVOI E CCXI IN F. ccc

143

tare dei monumenti Etruschi (1). E siccome questo fanciullo alato con benna
in mano comparisce si spesso nelle pitture dei vasi, senza che fin qui si sa-
pesse con certezza il suo nome e le sue qualità, ora mediante questa pittura
sappiamo ch'egli è il fanciullo dei misteri, e delle feste di Bacco, chiamato
il fanciullo della rappresentanza, lacco il padre della vita, Almcu cosi
pensando non troveremo incongruente che uno scherzo da tenere fan-
ciulle attivato sia posto ad ornare il sepolcro d'un morto, dove il vaso è
stato trovato. Il eh. sig. Gargiulo. dalla bell'opera (2) del quale io Iraggi
questa pittura fin qui mancante d'interpetrazione, ci avverte che il vaso
dov'è dipinta questa rappresentanza fu trovato nella Paglia ed è presente-
mente nel R. Museo Borbonico di Napoli.

TAVOLE CCXC1X E CCC.

Vede qui l'interpetre eh. (3) Orfeo ammaestrato dai numi infernali nei
misleri dell'Èrebo allorch'ci vi fece la sua discesa, lo vi ravvisò Apollo bar-
bato che lo stesso eh. interpetre ammette essere stillo venerato come tale
nella Siria ;4) e maggiormente mi affido a tale opinione, perché vi scorgo in
sur mani una lira a cinque e non già nove corde, comi' lo stesso interpetre
assai ciottamente rileva esser quest'ultima strumento di Orfeo e non d'Apollo.
Il primo personaggio a sinistra di chi riguarda è si per l'interpelre elio per
un sicuramente Mercurio Ctonio coi pie calzati, e con la sua verga in ma-
no. .Non ha petaso in capo, il che suol essere, com'egli asserisce, frequenti
nelle pitture più antiche: bensì qual conduttore delle unirne ei lo vede qui
alato, dove che per tutt'altrove facenle funzione o di semplice messaggeri
o di compagno de numi, si trova effigiato senz'ali; ma l'interpelre eh. di-
menticò d'additarci qual sia l'anima che Mercurio conduce seco. L'altra di-
vinità a destra, benché simboleggiata col tridente in cambio d'alto scettro, e
preso da lui per Bacco re dei morti Zagreo o Plutone. Ma se lasciamo di
ravvisare costantemente Nettuno e non nitro nume ni Indente, mini dunque

(1) Sei-, v , p. 224.

|2| Raccolta di Monumenti più interessanti del R. Museo Borbonico p ili
varie collezioni private, lav 1(15.

|3| Mirali, Stor. degli antichi popoli italiani, toni, in, p. 147, lav. LXXX1
(4) l.iifian. De Dea Syr. ap. Mieali «il.


 
Annotationen