DESCRIZIONE
DELLE PITTURE
TAVOLA CCCI.
La totalità de'vasi fittili, rispetto olle pitture in essi contenute, può es-
sere in quattro specie distribuita. La prima specie di vasi e la più perfetta e
non ovvia che a maniera greca pel suo stile può dirsi, è quella che sul fondo
di vernice perfetta ni ente lucida e nera mostra ligure rossiccie o piuttosto
giallastre di ben purgato disegno, con pennelleggali lineamenti interni, e con
aggiunte di tinte rosse e bianche, di che ho (lato saggio in principio di que-
sf opera alle tavole I, II, IH e CCI. La seconda specie ove pure sul fondo
nero o cupo piombalo rilevano le ligure giallastre, o rossicci, quasi fossero
color della terra medesima ben cotta, e di stilo greco, e di maniera perfet-
ta , mancano peraltro dei soprapposti colori bianco e paonazzo, o rosso come
osservammo nella prima specie di vasi fittili. Di questa seconda specie dò un
saggio alla tavola CI. Eppure in questa così semplice foggia sono i più bei
vasi fittili che nei gabinetti di antichi monumenti si ammirino. La terza spe-
cie di vasi dipinti è quella che sul fondo color naturale di terra cotta più o
meno giallastro o rossastro mostra figure nere sempre d'arcaico disegno, e
di un'affettata e strana imitazione delle più antiche maniere dello stil greco,
non che dell'etrusco e dell'egizio, che al dire di Slrabone, tra loro si as-
somigliavano (i). Una tal foggia di pittura è sempre accompagnata da color
bianco a segnar le carni delle femminili figure, e d'un paonazzo più o mcn
carico, di cui van coperte alcuna volta le vesti. Di questa foggia di pit-
tura ho dati vari saggi alle tavole IV, V. CU, CHI, CCII, CCHI.
(1) monumenti etruschi, serie m, pag. 405.
DELLE PITTURE
TAVOLA CCCI.
La totalità de'vasi fittili, rispetto olle pitture in essi contenute, può es-
sere in quattro specie distribuita. La prima specie di vasi e la più perfetta e
non ovvia che a maniera greca pel suo stile può dirsi, è quella che sul fondo
di vernice perfetta ni ente lucida e nera mostra ligure rossiccie o piuttosto
giallastre di ben purgato disegno, con pennelleggali lineamenti interni, e con
aggiunte di tinte rosse e bianche, di che ho (lato saggio in principio di que-
sf opera alle tavole I, II, IH e CCI. La seconda specie ove pure sul fondo
nero o cupo piombalo rilevano le ligure giallastre, o rossicci, quasi fossero
color della terra medesima ben cotta, e di stilo greco, e di maniera perfet-
ta , mancano peraltro dei soprapposti colori bianco e paonazzo, o rosso come
osservammo nella prima specie di vasi fittili. Di questa seconda specie dò un
saggio alla tavola CI. Eppure in questa così semplice foggia sono i più bei
vasi fittili che nei gabinetti di antichi monumenti si ammirino. La terza spe-
cie di vasi dipinti è quella che sul fondo color naturale di terra cotta più o
meno giallastro o rossastro mostra figure nere sempre d'arcaico disegno, e
di un'affettata e strana imitazione delle più antiche maniere dello stil greco,
non che dell'etrusco e dell'egizio, che al dire di Slrabone, tra loro si as-
somigliavano (i). Una tal foggia di pittura è sempre accompagnata da color
bianco a segnar le carni delle femminili figure, e d'un paonazzo più o mcn
carico, di cui van coperte alcuna volta le vesti. Di questa foggia di pit-
tura ho dati vari saggi alle tavole IV, V. CU, CHI, CCII, CCHI.
(1) monumenti etruschi, serie m, pag. 405.