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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 4) — Florenz, 1856

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https://doi.org/10.11588/diglit.862#0127
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rosimi)mente significativo, in che sono composte le figure dei due Satiri rap-
presentati nel nostro dipinto. Imperocché mentre una di queste figure trovasi
riunita a quella dell' A rgi fonte, di un essere cioè calactonio, è inessa l'altra
in rapporto con l'immagine di un lepre o pure coniglio animale che a mo-
tivo licita sua indole ed abitudini è a dirsi anch'esso sotterraneo (i): d'onde
provenne che gli antichi l'effigiassero soventi volte come tipo di un signifi-
cato funereo (2). Me certamente e a meravigliare come nelle pitture di cotni

però possono riguardarsi come varianti della primitiva nozione. Vi fatti nel
Ciclope d'Euripide i Satiri passano per figli di Sileno, il quale è tenuto ter-
rigeno ila Nonno nel XXIX delle Dionisiache v. 260 ; che anzi in un altro luogo
dello stesso poema (1. Xiv), ci si dà a divedere che i Sileni, vale » dire i
più vecchi de'Satiri (Pausania i, 23), ovvero i loro maggiori ritrassero dalla
terra V. Casaubono, della Poes. Sat. I, p. 35, Rauibach.

(1) Gauilet in effossis habitnre cuniculus onlris. Marziale ep. 60, 1. XIII,
onil'è che i Greci lo designano con la perefrasi AeyiSini ^tupvxtv '■ di leprotto
scavatore: non allrimeute clic Fiupvxt&cc: scavatrici chiamarono le talpe.
V. Saimas., Exercit. pliniam., p. 200. riè altronde derivarono forse i Romani
il nome ili cunicolo, che già presso i Latini, e parimente presso gl'Italiani,
intende si per condotto sotterraneo.

(2) Il eh. Raoul-Rochette nella nota seconda, pag. 225, de'suoi Monumenti
inediti ha indicato assai opere delle arti antiche, in cui la figura del coniglio
sta come simbolo funereo. Oltre n ciò, il eh. prof. Creuzer commenti ad Ero-
dolo p. 397, fti menzione di quelle urne sepolcrali dei Greci, una delle quali
consertasi nel Museo capitolino, che rappresentano l'immagine di alcune lepri
in atto di tre sta! [arsi. E polche fu noto anche agli antichi (V. Senofonte,
Caccia v, u, Eliaoo , Storia naturale n, 42 ce. ) che questi animali dormissero
ad occhi aperti un sonno estremamente leggiero, cred'egli do ciò inferire
che ne! rappresentarli sopra monumenti destinati ai sepolcri siasi voluta dare
l'immagine ili facilissimo passaggio dalla vita alla morte, per lenirne in tal
guisa II pensiero.
 
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