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Preußische Kunstsammlungen [Mitarb.]
Jahrbuch der Königlich-Preuszischen Kunstsammlungen — 1.1880

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II.-IV Heft
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Bode, Wilhelm von: Adam Elsheimer der Römischen Maler Deutscher Nation
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https://doi.org/10.11588/diglit.75035#0126
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ADAM ELSHEIMER.

geht. Wenn er dennoch über sein persönliches Verhältniss zu demselben kein Wort
verliert, so ist dies bei ihm eine löbliche Regel; sein ganzes Werk behandelt eben
die zeitgenössischen Künstler in Rom, die er fast sämmtlich persönlich kannte. Da
der Text Baglione's bis jetzt so gut wie unbenutzt geblieben ist, so gebe ich ihn hier
vollständig wieder.
Dicono, ehe la palma sotto il peso si solleva; ma la Virtü talvolta sotto la
fatica manca; ne v'e robustezza, ch'alla forza contrasti, se dal riposo non ha ristoro.
In questi tempi [sotto il Pontefice Paolo V.] fu Adamo da Francfort Tedesco,
il quale in figurine picciole era eccellente Pittore, e le operava con bellissima arte,
e maestria; e con gran gusto e buon disegno e rara invenzione le conduceva, ov'era
tanta grazia e vivezza, che a qualsivoglia pittore paragonar si poteva.
Ed in quel genere picciolo accompagnava si belli paesi, che fatti del naturale
accordavano assai con quelle figurine pur dal vivo dipinte; e facevano mirabile armonia.
Vago di perfezionare i lavori vi consumava gran tempo, sieche bene spesso
terminava il lavoro, e'l guadagno: ed era a tutti d'insegnamento, che nelle opere il
compagno della virtü deve essere l'onore.
Non si vedono in publico i suoi lavori, perche opero poco, ed in forma, che
nel publico avrebbe perduto.
Fu gran danno il perdere tant' uomo cosi presto, che bellissime cose (benche
picciole) avrebbe a pro della virtü lasciato.
Mori giovane di dolore di stomaco dicono cagionato da dipingere si picciole
cose con tanto studio, ch' egli vi poneva: per cogliere il frutto della virtü, indebolissi
nel fiore dell'eta, e manco alla vita vinto dalla fatica.
Era di bello aspetto, ed aveva presenza di nobile. Ebbe per moglie una
Scozzese, e per potere piü agiatamente vivere, era dal palazzo Apostolico lor som-
mistrata ragionevol provvisione.
Va in volta di suo una carta finta di notte con una Maga, e con atti d'incan-
tesimi, che rappresentano gli orrori dell' ombre, e gli spaventi dell' arte, opera assai
bella, come anche di lui altre carte si ritrovano.
Mori qui in questa mia patria nel Ponteficato di Paolo V. Romano; e il suo
ritratto nell' Academia di S. Luca, per eternare la sua memoria, si vede.
An festen Daten für die Biographie des Künstlers giebt auch Baglione's Bericht,
so warm und frisch er als Aufzeichnung eines Zeitgenossen und Bekannten gehalten
ist, und so trefflich er den Künstler charakterisiert, leider herzlich wenig. Sandrart's
Mittheilungen widerspricht zunächst die Angabe, Elsheimer habe eine Schottin zur
Frau gehabt. Jenem gegenüber, der sie eine Römerin nennt, werden wir dem
römischen Bekannten gewiss die grössere Glaubwürdigkeit beimessen dürfen. Sodann
erfahren wir durch Baglione einen interessanten Umstand, von dem Sandrart nichts
weiss: dass nämlich Elsheimer's Haushalt aus dem Palazzo Apostolico ausreichend
versorgt wurde, was einerseits die Anerkennung des Künstlers durch Papst Paul V.
beweist, andrerseits aber auch darauf hindeutet, dass; die Vermögenslage Elsheimer's
keine günstige gewesen ist. Damit stimmt auch die andere Bemerkung Baglione's
überein, dass Elsheimer bei seinem Streben nach höchster Durchbildung seiner Werke
oft den Gewinn schon verzehrt hatte, wenn das Gemälde endlich fertig war, und
Gleiches deuten die Worte unter Hollar's Stich an: „mourut poure". Von der Ver-
 
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