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Kockel, Valentin [Hrsg.]
Phelloplastica: modelli in sughero dell'architettura antica nel XVIII secolo nella collezione di Gustavo III di Svezia — Jonsered, 1998

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https://doi.org/10.11588/diglit.27189#0015
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1. Introduzione Generale:
Sughero dell’Architettura
XVIII Secolo*

Modelli in
Antica nel

Quando a Napoli, nel 1784, Gustavo III acquistò da Giovanni Altieri cinque model-
li in sughero di antichi edifici, seguì una prassi consolidata da quasi vent’anni fra i
viaggiatori da Grand Tour. Oltre alle consuete incisioni di Vasi o Piranesi si ripor-
tavano - secondo le disponibilità economiche - anche altre forme di riproduzione
di ciò che era stato visto e ammirato in Italia. Dipinti con vedute di antichi edifici,
collezioni di calchi di gemme in vetro o gesso, copie in miniatura di antiche scultu-
re oppure calchi in gesso di queste statue in formato originale e infine appunto
modelli in sughero, appartenevano al bagaglio del viaggiatore al ritorno in patria. In
tal modo prima di Gustavo III i principi di Gotha e Kassel, come anche la zarina
Caterina II o numerosi membri dell’alta nobiltà inglese, acquistarono serie comple-
te di modelli romani in sughero. Questo tipo di modelli apparteneva ai prodotti di
un artigianato che fiorì nella Roma del XVIII secolo e che si rivolgeva alla richies-
ta dei viaggiatori provenienti dal nord* 1. Come si era giunti all’idea di riprodurre in
modello le rovine degli antichi edifici romani, chi erano gli artisti più importanti e
quali ambizioni volevano soddisfare?

Premesse e inizi

A Roma nei primi anni settanta del XVIII secolo Augusto Rosa (1738-1784), roma-
no di nascita ma di famiglia napoletana, si definiva “inventore” dei modelli in su-
ghero2. Finora non è stato possibile verificare l’esattezza di quest’affermazione. Il
modello più antico che ci resta non proviene tuttavia dal Rosa. Lo eseguì nel 1767
Giovanni Altieri (attestato ca. 1767 - ca. 1790)3 da poco giunto a Roma, lo stesso arti-
giano presso il quale ventisette anni più tardi Gustavo III avrebbe acquistato i suoi

* Ringraziamenti: Ringrazio, a Stoccolma, A.-M. Leander Touati, E. Rystedt e M. Olausson. A Roma,
C. Nylander, B. Magnusson e G. Insom. Per diverse informazioni A. Biittner, V. Kàstner e soprattutto M.
Richardson e H. Dorey.

1 La letteratura sull’argomento modelli in sughero è finora molto sparsa e solo in parte accessibile. Ciò
vale sopratutto per le fonti del XVIII secolo. Inoltre la molteplice produzione di modelli in sughero nel
XIX secolo viene normalmente tralasciata. Finora resta fondamentale: E. Stenger, Phelloplastik, die
Kleinkunst der Korkbildnerei, Charlottenburg 1927. A. Biittner tratta il tema generale nelle introduzioni
nei cataloghi di Darmstadt 1969/75 e di Kassel 1986. Nell’ampio primo capitolo del catalogo Mùnchen
1993 l’autore approfondisce l’argomento qui trattato.

2 Per Rosa vedi finora E. Biittner, in Cat. Kassel 1986, 13 s.; M. McCarthy, Burlington Mcigazine 114,
n. 836, 1972, 766, nota 41 (per il suo soggiorno con Piranesi a Paestum).

3 Per Altieri e le sue relazioni vedi pp. 24 ss.
 
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