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Landriani, Gaetano
La Basilica Ambrosiana fino alla sua trasformazione in chiese lombarda a Volte: i resti della basilica di Fausta — Milano [u.a.], 1889

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https://doi.org/10.11588/diglit.18719#0015
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Riassunto delle notizie storiche risguabdanti la Basilica Ambrosiana

DALLA SUA FONDAZIONE FINO AD ANGILBERTO II

T)

J—' elle basiliche esistenti in Milano prima che
Ambrogio salisse all'episcopato giunse a noi poco
più del nome ; e però chi vuole conoscere lo stato
in cui trovavasi in Milano l'architettura religiosa
anteriormente a quell'epoca è forza che si accontenti
delle scarse e spesso contradditorie notizie traman-
date dai cronisti. Neppure una pietra rimase in
posto della basilica naboriana, della porziana, del-
l'intramurana e di quella del Battistero; solo di
quella di Fausta venne conservata una piccola parte ;
ma anche questa con tutta probabilità appartiene
ad una riedificazione avvenuta nel secolo V, ed è
molto se la disposizione icnografica primitiva fu
conservata; ciò che non si può negare ne affermare.
E però può ben dirsi che la vera storia dell'archi-
tettura ecclesiastica milanese prende le mosse dal-
l'erezione delle diverse basiliche ambrosiane.

Neil' anno 379 Ambrogio imprende la costruzione
della nuova Basilica dei Martiri, nome a cui, vi-
vente lo stesso edificatore, veniva nel comune lin-
guaggio sostituito quello di Basilica Ambrosiana. Se
la morte del fratello Satiro può essere stata occa-
sione alla costruzione di questa nuova basilica estra-

È opportuno rammentarsi che anticamente il sacerdote cele-
brava rivolto verso il popolo colle spalle verso l'abside; quindi
per destra o comu evangelii e per sinistra o cornu epistolae si
intende sempre la destra e la sinistra del celebrante rivolto verso

murana, la causa prima è da attribuirsi al numero
ognor crescente dei fedeli, come ne è chiara prova
il sorgere quasi contemporaneo di quella degli Apo-
stoli o romana in parte opposta della zona esterna
alla città.

Neil' anno 386 la basilica era ultimata e veniva
consacrata; nel dì seguente la consacrazione av-
venne la scoperta dei Corpi dei Santi Gervasio e
Protasio ; trasportati nella nuova basilica essi ven-
nero collocati sotto l'altare, e precisamente nella
parte destra del sepolcro che Ambrogio aveva fatto
predisporre per se, e del quale riserbavasi quindi
la rimanente parte sinistra.1} La lettera XXII di
S. Ambrogio alla sorella Marcellina ed il sermone
da lui recitato in occasione della traslazione dei
Corpi dei Santi Gervasio e Protasio forniscono que-
ste notizie. In quella lettera Ambrogio narra come
i corpi dei detti Santi sieno stati trovati nella vi-
cina basilica naboriana " ante cancellos Felicis at-
que Naboris... transtulimus vespero jam incumbente
ad Basilicam Faustae : ibi vigilia tota nocte, manus
impositio. Sequenti die transtulimus ea in Basili-
cam, quam appellant Ambrosianam . . . „.

la porta della chiesa. L'uso di celebrare la messa rivolti verso
il popolo pare che si sia conservato in qualche chiesa di Milano
fino al dodicesimo secolo e fors'anche fin verso il tredicesimo.
 
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