IV MASSIMILIANO SOLDANI BENZI: BRIEFE UND EINZELNACHRICHTEN
298 <15. vii. 16567
Die 3 Mensis Januarii Anni 1752
Fidem facio ego Cancellarius infrascriptus Curiae Episcopalis Fesula-
nae qualiter in libro Baptismatum Ecclesiae Prepositurae S. Laurentii
de Montevarchio Fesulanae Dioecesis reposito in Archivio publico
Curiae predictae, inter caetera nomina Baptizatorum apparet infrascrip-
ta partita tenoris videlicet:
Adi quindici Luglio milleseicentocinquantaseiMassimiano<sic!>, e Ro-
molo nato il di detto di Giovacchino di Agniolo Soldani, e della Giu-
lia di Giulio Catani sua legittima Moglie, fu battezzato in casa della
Caterina Mantovani ricoglitrice per pericolo di Morte, e da me P. Do-
menico Bracci Cappellano furno supplite le Ceremonie della Chiesa, e
fu compare il Molto Reverendo S.Pietro Brandini dal Mercatale.
Et prout etc. In quorum etc. fidem etc.
Hiacinthus Cavalli I. U. D.
ASF, ARCHIVIO DELLA DEPUTAZIONE SOPRA LA NOBILTÄ TOSCANA, FIL-
ZA 21 DI PROCESSI DI NOBILTÄ DEI NOBILI FIORENTINI, LETTERA R-Z,
INS. 12, 1°, DOC. 28.
299 A. Bassetti an C. A. Gondi - Florenz 2.xii. 1679
. . . Siamo qui rimasti affatto senza huomini capaci di travagliare alla
Zecca. Se costä potesse sperarsi di fare instruire un giovane, ehe
habbiamo giä introdotto nella Scultura delle Medaglie e delle Monete e
loro Ponzoni, forse S. A. Io manderebbe, ma il bisogno nostro sarebbe
ehe havesse subito introduzione ad imparare il modo di partire e saggiar
bene l’oro el’argento efarfrancamente quelle calcolazioni chebisognano
ad un buon Zecchiere. Dice perö S. A. ehe V. S.Ill.ma si informi come
costi sia buona scuola et huomini valenti in tal professione, come anche
la facilitä ehe potesse trovarsi di introdurre il giovane a praticare et
ammaestrarsi da loro . . .
P. S.o La quäle pure sarä contenta di significare la spesa ehe presso a
poco occorrerebbe per far bene instruire il giovane prenominato nella
professione di Zecchiere, giä ehe a perfezionarsi nella Scultura de’ Conii
e Ponzoni sarebbe da promettersi in ogni caso dalla cortesia di monsu
Cheron etc.
ASF, MEDICEO 48 20
300 A. Bassetti an C. A. Gondi - Florenz 3.X11.1681
Sovverrä facilmente a VS. Ill.ma ehe i mesi addietro le diedi cenno del
pensiero ehe avea ilPadron Ser.mo di mandar costa, et in Inghilterra un
suggetto ehe stava studiando a Roma l’arte del buon disegno, per
potersi perfezionare nella sua vocazione di modellare ed intagliare
medaglie, dove pare ehe abbia una gran facilitä o sia g[i]unto a se-
gno di far di se concepire nonpiccola aspettativa. Or S. A., mirando a
cavar dalla di lui abilitä un buon professor di Zeccha, e fattolo perö
tornar di Roma, risolve di mandarlo costa, et a Londra, acciö col vedere
i modi di operare in ogni genere spettanti al suddetto servizio, et osser-
var le scuisitezze degli huomini piü accreditati nel medesimo, se gli
apra quel piü la mente, e pigli animo, e lume per l’aquisto di ciö ehe gli
manca. Egli dunque sarä ehe con questa mia si presenterä a V. S. Ill.ma,
e saprä bentosto meritar l’affetto, e favor suo, perche e giovane pieno
di gentilezza, di modestia, e di rispetto, non meno ehe d’ardore per
arrichirsi di virtü. Intende S. A. ehe V. S. Ill.ma lo trattenga costi da se
un par di mesi, e lo introduca da Mons.r Cheron pregandolo a compia-
cere il Gran Duca in far vedere al Giovane tutto quello ehe in materia di
medaglie e di monete sia costä da vedersi, dove fiorirno huomini di
tanto grido, e particolarmente i modi di travagliare i Ponzoni e di
intagliare i Cavi nell’Acciaio, con tutto quel piü ehe nelli strumenti
attiene, macchinette et edefizi da Zecca, per improntar Medaglie e
Monete: nel ehe ben si spera ehe Mons.r Cheron saprä obbligar S. A.
col suo cortese tratto, facendo strada al Giovine, ehe possa in ogni
Genere di cose rimanere bene instrutto et usando anche l’arte dove
bisognasse, nel tener celata la di lui professione, acciö i Manifattori e
ministri della Zecca non se ne adombrino et abbino con minor gelosia e
piü larghezza a permetterli d’osservare comodamente il tutto e sodis-
farsi in vedere e rivedere quanto faccia per lui.
Terminato ehe egli avrä codesto soggiorno, deve passare a Londra per
dove gli manderö opportunamente una mia lettera da presentarsi al
Sig.r Terriesi; et intanto l’accompagno con questa a V.S.Ill.ma e glielo
raccomando, acciö l’intento di S.A. nostro Sig.re resti bene adempito.
Egli si chiama Massimiliano Soldani, et e ben considerato dal Padron
Ser.mo per le sue buone parti; onde non saranno male impiegate le
carezze ehe V.S.Ill.ma vorrä fargli; et io qui resto nel rassegnarmi
a’ suoi comandamenti e reverirla con tutto l’ossequio etc.
ASF, MEDICEO 48 21
301 G. B. Mancini an A. Bassetti - Rom ö.xii. 1681
. . . Supplico V.S.Ill.ma vedendo il Sig.e Soldani, a dirli ehe credo di
haver buone speranze per la gratia ehe desidera, e senza spesa, ehe
perciö mandi da me quello ha maneggiato il negotio di suo fratello,
acciö possi darli l’Instruttione necessaria per terminarlo.
ASF, MEDICEO 3947
302 A. Bassetti an G. B. Mancini - Florenz 9.X11.1681
... Al Soldani io non posso fare sapere quel tanto ch’ella m’impone,
perch’egli e giä partito per Francia ed Inghilterra, dove S.A. lo mandö
a perfezionarsi nell’arte dell’intaglio . . .
ASF, MEDICEO 3947
303 M. Soldani an A. Bassetti - Paris i.v. 1682
Havendo terminato il punzone ehe Mons. Rottier m’haveva comandato
ehe facessi, non manco d’indirizzarlo a V.S.Ill.ma, supplicandola a
volerlo far vedere a S.A.S. nostro Sig.re con dirli ehe questa e la
maniera ehe si costuma di fare i punzoni, acciö si veda meglio come
devono essere impressi nel conio. Questo e il Re di Inghilterra, quäle ho
copiato da una medaglia ehe mi ha dato il sopranominato Rottier, et e
stato assistente a vedermelo lavorare et ha volsuto ehe a questo segnio
(senza farvi pulimentodi vantaggio) l’invii costi, dicendomi ehe quando
si coniasse e si stampasse le medaglie, verebbe pulito a bastanza. Non
manca il medesimo di farmi cortesie e mi promette di capacitarmi di
quanto s’aspetta alla professione, con patto perö ehe il tutto li tenga
celato e vuole ehe ne pigli memoria in un libretto per non me le scordar
giamai. Quel ehe mi dispiace e ehe fin ad ora non ha fatto alcuna opera-
zione, come di temperar cuoni, di imprimer punzoni e di stampar, et
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Die 3 Mensis Januarii Anni 1752
Fidem facio ego Cancellarius infrascriptus Curiae Episcopalis Fesula-
nae qualiter in libro Baptismatum Ecclesiae Prepositurae S. Laurentii
de Montevarchio Fesulanae Dioecesis reposito in Archivio publico
Curiae predictae, inter caetera nomina Baptizatorum apparet infrascrip-
ta partita tenoris videlicet:
Adi quindici Luglio milleseicentocinquantaseiMassimiano<sic!>, e Ro-
molo nato il di detto di Giovacchino di Agniolo Soldani, e della Giu-
lia di Giulio Catani sua legittima Moglie, fu battezzato in casa della
Caterina Mantovani ricoglitrice per pericolo di Morte, e da me P. Do-
menico Bracci Cappellano furno supplite le Ceremonie della Chiesa, e
fu compare il Molto Reverendo S.Pietro Brandini dal Mercatale.
Et prout etc. In quorum etc. fidem etc.
Hiacinthus Cavalli I. U. D.
ASF, ARCHIVIO DELLA DEPUTAZIONE SOPRA LA NOBILTÄ TOSCANA, FIL-
ZA 21 DI PROCESSI DI NOBILTÄ DEI NOBILI FIORENTINI, LETTERA R-Z,
INS. 12, 1°, DOC. 28.
299 A. Bassetti an C. A. Gondi - Florenz 2.xii. 1679
. . . Siamo qui rimasti affatto senza huomini capaci di travagliare alla
Zecca. Se costä potesse sperarsi di fare instruire un giovane, ehe
habbiamo giä introdotto nella Scultura delle Medaglie e delle Monete e
loro Ponzoni, forse S. A. Io manderebbe, ma il bisogno nostro sarebbe
ehe havesse subito introduzione ad imparare il modo di partire e saggiar
bene l’oro el’argento efarfrancamente quelle calcolazioni chebisognano
ad un buon Zecchiere. Dice perö S. A. ehe V. S.Ill.ma si informi come
costi sia buona scuola et huomini valenti in tal professione, come anche
la facilitä ehe potesse trovarsi di introdurre il giovane a praticare et
ammaestrarsi da loro . . .
P. S.o La quäle pure sarä contenta di significare la spesa ehe presso a
poco occorrerebbe per far bene instruire il giovane prenominato nella
professione di Zecchiere, giä ehe a perfezionarsi nella Scultura de’ Conii
e Ponzoni sarebbe da promettersi in ogni caso dalla cortesia di monsu
Cheron etc.
ASF, MEDICEO 48 20
300 A. Bassetti an C. A. Gondi - Florenz 3.X11.1681
Sovverrä facilmente a VS. Ill.ma ehe i mesi addietro le diedi cenno del
pensiero ehe avea ilPadron Ser.mo di mandar costa, et in Inghilterra un
suggetto ehe stava studiando a Roma l’arte del buon disegno, per
potersi perfezionare nella sua vocazione di modellare ed intagliare
medaglie, dove pare ehe abbia una gran facilitä o sia g[i]unto a se-
gno di far di se concepire nonpiccola aspettativa. Or S. A., mirando a
cavar dalla di lui abilitä un buon professor di Zeccha, e fattolo perö
tornar di Roma, risolve di mandarlo costa, et a Londra, acciö col vedere
i modi di operare in ogni genere spettanti al suddetto servizio, et osser-
var le scuisitezze degli huomini piü accreditati nel medesimo, se gli
apra quel piü la mente, e pigli animo, e lume per l’aquisto di ciö ehe gli
manca. Egli dunque sarä ehe con questa mia si presenterä a V. S. Ill.ma,
e saprä bentosto meritar l’affetto, e favor suo, perche e giovane pieno
di gentilezza, di modestia, e di rispetto, non meno ehe d’ardore per
arrichirsi di virtü. Intende S. A. ehe V. S. Ill.ma lo trattenga costi da se
un par di mesi, e lo introduca da Mons.r Cheron pregandolo a compia-
cere il Gran Duca in far vedere al Giovane tutto quello ehe in materia di
medaglie e di monete sia costä da vedersi, dove fiorirno huomini di
tanto grido, e particolarmente i modi di travagliare i Ponzoni e di
intagliare i Cavi nell’Acciaio, con tutto quel piü ehe nelli strumenti
attiene, macchinette et edefizi da Zecca, per improntar Medaglie e
Monete: nel ehe ben si spera ehe Mons.r Cheron saprä obbligar S. A.
col suo cortese tratto, facendo strada al Giovine, ehe possa in ogni
Genere di cose rimanere bene instrutto et usando anche l’arte dove
bisognasse, nel tener celata la di lui professione, acciö i Manifattori e
ministri della Zecca non se ne adombrino et abbino con minor gelosia e
piü larghezza a permetterli d’osservare comodamente il tutto e sodis-
farsi in vedere e rivedere quanto faccia per lui.
Terminato ehe egli avrä codesto soggiorno, deve passare a Londra per
dove gli manderö opportunamente una mia lettera da presentarsi al
Sig.r Terriesi; et intanto l’accompagno con questa a V.S.Ill.ma e glielo
raccomando, acciö l’intento di S.A. nostro Sig.re resti bene adempito.
Egli si chiama Massimiliano Soldani, et e ben considerato dal Padron
Ser.mo per le sue buone parti; onde non saranno male impiegate le
carezze ehe V.S.Ill.ma vorrä fargli; et io qui resto nel rassegnarmi
a’ suoi comandamenti e reverirla con tutto l’ossequio etc.
ASF, MEDICEO 48 21
301 G. B. Mancini an A. Bassetti - Rom ö.xii. 1681
. . . Supplico V.S.Ill.ma vedendo il Sig.e Soldani, a dirli ehe credo di
haver buone speranze per la gratia ehe desidera, e senza spesa, ehe
perciö mandi da me quello ha maneggiato il negotio di suo fratello,
acciö possi darli l’Instruttione necessaria per terminarlo.
ASF, MEDICEO 3947
302 A. Bassetti an G. B. Mancini - Florenz 9.X11.1681
... Al Soldani io non posso fare sapere quel tanto ch’ella m’impone,
perch’egli e giä partito per Francia ed Inghilterra, dove S.A. lo mandö
a perfezionarsi nell’arte dell’intaglio . . .
ASF, MEDICEO 3947
303 M. Soldani an A. Bassetti - Paris i.v. 1682
Havendo terminato il punzone ehe Mons. Rottier m’haveva comandato
ehe facessi, non manco d’indirizzarlo a V.S.Ill.ma, supplicandola a
volerlo far vedere a S.A.S. nostro Sig.re con dirli ehe questa e la
maniera ehe si costuma di fare i punzoni, acciö si veda meglio come
devono essere impressi nel conio. Questo e il Re di Inghilterra, quäle ho
copiato da una medaglia ehe mi ha dato il sopranominato Rottier, et e
stato assistente a vedermelo lavorare et ha volsuto ehe a questo segnio
(senza farvi pulimentodi vantaggio) l’invii costi, dicendomi ehe quando
si coniasse e si stampasse le medaglie, verebbe pulito a bastanza. Non
manca il medesimo di farmi cortesie e mi promette di capacitarmi di
quanto s’aspetta alla professione, con patto perö ehe il tutto li tenga
celato e vuole ehe ne pigli memoria in un libretto per non me le scordar
giamai. Quel ehe mi dispiace e ehe fin ad ora non ha fatto alcuna opera-
zione, come di temperar cuoni, di imprimer punzoni e di stampar, et
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