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Lanzi, Luigi Antonio
Storia pittorica della Italia: dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine del 18. secolo (Band 3) — 1825

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https://doi.org/10.11588/diglit.3147#0056
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56 SCUOLA VENEZIANA

Girolamo nella sala del Consiglio pubblico. Avan-
zandosi nella età crebbe in morbidezza di tinte
e in ogni altra dote. La tavola a S. Maria de'
Battuti cb'è in dividale, e contiene N. D. se-
dente fra le quattro Vergini aquilejesi, aggiun-
tivi i SS. Batista e Donato od un Angiolino ,
ba del Giorgione, e si conta fra le pitture più
rare del Friuli, opera del iSag. Non pertanto
a ogni suo lavoro a olio si mettono innanzi le
diverse istorie della vita di G. C. dipinte a fre-
sco a S. Daniele nella cbiesa di S. Antonio, in-
sieme col titolare e con varj ritratti vivi e spi-
ranti de' confratelli di quell'oratorio per lui
insigne. Insigne pure è divenuta per lui una
scuola pittorica friulana ebe altrove sarà de-
scritta.

In Rovigo presso i nob. Casilini vedesi una

Circoncisione di N. S. con questa memoria :

Marco Bdii. Opus Marci Belli discipuli loamiis Bellini. È

buon seguace della scuola, e par diverso da

Marco ci; ciò- quel Marco figlio di Giovanni Tedesco che

««ni Tedesco. nel ^g 0perava presso Hovigo.

Nella vicina Padova ebbe lo stile belliniano
men.seguito, com'era naturai cosa in un luogo
ove dominava lo Squarcione nemico aperto di
Gian Bellini. Nondimeno vi ha quivi non poche
pitturo di questa età che hanno del veneto ; e
il Vasari nella vita del Carpaccio ha notato
Niccolò M» che in Padova lavorò molte cose Niccolò Mo-
reto (*) e molti altri ch'ebbon dipendenza da'

(*) Negl'i Statuti de' Pittori è scritto Mi reti ; e vi
sì trovan memorie ài lui nel i/p.3 e nel r/j4r, anni che
non si accordano con la dipendenza dai Bellini. Potrebbe

reto.
 
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