EPOCA TERZA 2nj
replicali senza line da' suoi scolari, i quali spesso
variando l'ordine de' gruppi haii data a' quadri
apparenza di novità. Su la fede del MS. Mel-
chior! nomino fra' battaglisti eccellenti Agostino Agoni,» i»«-
Lamma veneziano, che dipinse per quadrerie,,m-
e in quella del sig. Gio. Balista Curii v' ebbe
una sua tela dell' assedio di Vienna riputatis-
sima sul gusto, come soleva, di Matteo Stoni.
Circa al iG6o, quando il Civetta, il Bosch, Capricci «pit-
., „ 1. , 11 • 1- 7 ' "lre fa'ClC-
il Carpioni avean piene le gallerie eh que qua- Oveita, Bosch,
dri saporiti che chiamali Capricci ; quando Sai- jri"0"'"
valor Rosa avea dati curiosi esempi di Negro- Rosa.
manzie e eli Trasformazioni, e il Brughcl detto Brugheii
dall'Inferno avea delle vedute di quel carcere
e de' suoi mostri fatta copia ad ogni capitale
d'Italia; Gioseffo Ens, o Enzo, figlio dell'altro Giosctfo e Ca-
che rammentai nella Prefazione, e padre di Da- "Iee
niele, ragionevole figurista , in Venezia si fa-
ceva onore con quadretti capricciosissimi, che
tengono alquanto de' pittori antidetti:. Sono per
lo più finzioni allegoriche, ove intervengono
sfingi, chimere, mostri da grottesche-, o, per
dirla più accuratamente, stravaganze di fanta-
sia non dedotte da antico esempio, ma formate
dall'accozzamento di varie parti di animali di-
versi, non altramente di quel che avvenga a'
farnetici che delirano. ì! Boschini reca un sag-
gio di questa strana poesia a pag. 6o4, ove
Palladè trafigge una truppa ditali fantasima in
vicinanza di una fabbrica semidiruta involta
nel luoeo e nel fumo ; e significa la Virtù che
scaccia le ombre della Ignoranza. Tal fu la via
che guidò l'Enzo a ricever la croce di cava-
liere da Urbano Vili: deviò in appresso, e con
replicali senza line da' suoi scolari, i quali spesso
variando l'ordine de' gruppi haii data a' quadri
apparenza di novità. Su la fede del MS. Mel-
chior! nomino fra' battaglisti eccellenti Agostino Agoni,» i»«-
Lamma veneziano, che dipinse per quadrerie,,m-
e in quella del sig. Gio. Balista Curii v' ebbe
una sua tela dell' assedio di Vienna riputatis-
sima sul gusto, come soleva, di Matteo Stoni.
Circa al iG6o, quando il Civetta, il Bosch, Capricci «pit-
., „ 1. , 11 • 1- 7 ' "lre fa'ClC-
il Carpioni avean piene le gallerie eh que qua- Oveita, Bosch,
dri saporiti che chiamali Capricci ; quando Sai- jri"0"'"
valor Rosa avea dati curiosi esempi di Negro- Rosa.
manzie e eli Trasformazioni, e il Brughcl detto Brugheii
dall'Inferno avea delle vedute di quel carcere
e de' suoi mostri fatta copia ad ogni capitale
d'Italia; Gioseffo Ens, o Enzo, figlio dell'altro Giosctfo e Ca-
che rammentai nella Prefazione, e padre di Da- "Iee
niele, ragionevole figurista , in Venezia si fa-
ceva onore con quadretti capricciosissimi, che
tengono alquanto de' pittori antidetti:. Sono per
lo più finzioni allegoriche, ove intervengono
sfingi, chimere, mostri da grottesche-, o, per
dirla più accuratamente, stravaganze di fanta-
sia non dedotte da antico esempio, ma formate
dall'accozzamento di varie parti di animali di-
versi, non altramente di quel che avvenga a'
farnetici che delirano. ì! Boschini reca un sag-
gio di questa strana poesia a pag. 6o4, ove
Palladè trafigge una truppa ditali fantasima in
vicinanza di una fabbrica semidiruta involta
nel luoeo e nel fumo ; e significa la Virtù che
scaccia le ombre della Ignoranza. Tal fu la via
che guidò l'Enzo a ricever la croce di cava-
liere da Urbano Vili: deviò in appresso, e con