456 SCUOLA CREMONTES^
or da un altro : e spesso, vedendo le opere
di quest' uomo, interviene ciò che l'Algarotti
osservò ne' Caiacci, che in una lor pittura pio-
vale un gusto, in un' altra un altro. Nel S. Gi-
rolamo al duomo di Mantova, nella Pentecoste
a S. Gismondo di Cremona vi è tutta la ro-
bustezza di Giulio : ma più che altrove gli
tenne dietro nella rocca di Soragno sul Par-
migiano, ove in una gran sala effigiò le pro-
dezze d'Ercole , che potè dirsi una grande
scuola di nudi. Nel maggior quadro della chiesa
già nominata di S. Gismondo, ove a N. Si-
gnora sedente è presentato il Duca di Milano
e la sua Donna da' SS. lor Protettori, e simil-
mente in quello de' SS. Pietro e Marcellino nel.
loro tempio, il Campi tanto è tizianesco, che
da molti è stato scambiato con Tiziano istesso.
E anche avvenuto in duomo in una storia della
passione (Cristo al tribunal di Pilato) che si
è creduta del Pordenone, quantunque sia cer-
tamente di Giulio. Finalmente in una S. Fami-
glia dipinta a S. Paolo di Milano, e nel Bam-
bino specialmente, che carezza un S. Prelato
che sta vagheggiandolo, vi è tutta quella na-
turai grazia e tutta quell' arte che può distin-
guere un imitator di Coreggio: questa pittura
è leggiadrissima, e fu incisa in gran foglio da
Giorgio Ghigi mantovano celebre intagliatore.
Né Giulio così riguardò i grandi pittori, che
trascurasse la natura. La consultò anzi e la
scelse ; e così fecero gli altri Campi tutti da
lui diretti. Vedesi in loro una scelta di teste
specialmente donnesche, tratta dal vero, e dirò
anche dal vero patrio j perciocché hanno idee
or da un altro : e spesso, vedendo le opere
di quest' uomo, interviene ciò che l'Algarotti
osservò ne' Caiacci, che in una lor pittura pio-
vale un gusto, in un' altra un altro. Nel S. Gi-
rolamo al duomo di Mantova, nella Pentecoste
a S. Gismondo di Cremona vi è tutta la ro-
bustezza di Giulio : ma più che altrove gli
tenne dietro nella rocca di Soragno sul Par-
migiano, ove in una gran sala effigiò le pro-
dezze d'Ercole , che potè dirsi una grande
scuola di nudi. Nel maggior quadro della chiesa
già nominata di S. Gismondo, ove a N. Si-
gnora sedente è presentato il Duca di Milano
e la sua Donna da' SS. lor Protettori, e simil-
mente in quello de' SS. Pietro e Marcellino nel.
loro tempio, il Campi tanto è tizianesco, che
da molti è stato scambiato con Tiziano istesso.
E anche avvenuto in duomo in una storia della
passione (Cristo al tribunal di Pilato) che si
è creduta del Pordenone, quantunque sia cer-
tamente di Giulio. Finalmente in una S. Fami-
glia dipinta a S. Paolo di Milano, e nel Bam-
bino specialmente, che carezza un S. Prelato
che sta vagheggiandolo, vi è tutta quella na-
turai grazia e tutta quell' arte che può distin-
guere un imitator di Coreggio: questa pittura
è leggiadrissima, e fu incisa in gran foglio da
Giorgio Ghigi mantovano celebre intagliatore.
Né Giulio così riguardò i grandi pittori, che
trascurasse la natura. La consultò anzi e la
scelse ; e così fecero gli altri Campi tutti da
lui diretti. Vedesi in loro una scelta di teste
specialmente donnesche, tratta dal vero, e dirò
anche dal vero patrio j perciocché hanno idee