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Lomazzo, Giovanni Paolo; Instituto delle Scienze (Bologna) [Contr.]
Idea Del Tempio Della Pittura Di Gio: Paolo Lomazzo Pittore: Nella quale egli discorre dell'origine, e fondamento delle cose contenute nel suo trattato dell'Arte della Pittura — In Bologna: nell'Instituto delle Scienze, 1785

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https://doi.org/10.11588/diglit.72799#0069
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DELLA PITTURA. 33
aon è alcuno che non riconosca il Francese dal Spa- Abitatori di
gnuolo, e questi dal Tedesco, e lui dall' Italiano, eri!'cu""e'
quello parimenti dagli altri. Il che serve a farci cc- foroedisti^
noscere la qualità degli animi, e delle complessioni, temente co-
onde s' impara poi la vera ragione del dare a ciascu- nociuti,
na figura , le vere proporzioni, i lineamenti, i colo-
ri, e le altre parti, che propriamente, e secondo la
verità le convengono . Finalmente il vero pittore do-Fnosofo de„
vrebbe essere tutto Filosofo,, per poter ben penetra- vrebbe er-
re la natura delle cose, e con ragione dare a ciasche- ferii pitta-
duna la quantità dei lumi che gli fi deve. Che in "'
quello modo tutte le rapprefentazioni parerebbero cose
vere, non rappresentate, nè finte, ed il facitore es-
sondo tale , qual'io lo ricerco, ne saprebbe rendere
poi la ragione a ciascuno. Nel che propriamente con-
sitte 1' autorità dell' arte nel pittore , e verrebbe egli
©kra ciò ad essèr modesto, umano , e circonspetto in
tutte le fee azioni. Cosa che anco dalla filosofia s' im-
para , Eccome sono itati il saggio Leonardo, il Gin- phtorlpiù
nosofista Buonarroto, il Matematico Mantegna,i due nobili di a-
Filosofi Rafaello, e Gaudenzio, ed il gran Druvido Labili co-
Durero. I quali non tanto acquistarono lode, e fa-
ma per I' eccellenza dell'arte , quanto per 1' umanità ,
e dolcezza dei costumi, che gli rendevano amabilità
simi, e desiderati da tutti quelli, con cui conversava-
no. E questa parte, pare anco tanto più necessaria nel
pittore, e viene a rilevare più in lui, quanto che egli pittori da.
dal volgo, che per lo più giudica a caso , senza alcu grignora^
na consi delazione è riputato capriccioso, e poco men ti riputati
che pazzo, vedendo che il più dei pittori , sono fan- per pazzi.
-astichi, ed agitati spellò dall' umore nelle loro con-
versazioni. Il che non vuó ricercar ora , se proceda
0 dalla natura loro, .0 dagli intrichi dell' arte, ne°
quali s' involgono di continuo , mentre che vanno in-
vestigando i secreti, e le difficoltà grandissime che
sono in lei. Ma appreso a tutte queste cose, che sin'
ora ho detto esser nece ssarie , bisogna ultimamente
aggiungere una parte più necessaria di tutte le altre
cioè che J' uomo sia nato pittore, Eccome diciamo
anco del poeta , che in quello principalmente conven- Arte,? er-
gono insieme la Pittura, e la Poesia. Altrimenti non dio soi'onon
continue fatiche, non lunghi studj, non acutezza può sarpit-
d' ingegno , non fondamento di lettere , non lezioni JbbLdona-
Teologicbe , non ajuto d' Astrologia , non figure Geo co dalla na-
E me- tm-
 
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