139 DEGLI A N
to, che poteano forsè essere slati adoprati
per lavoro molaico alle Precinzioni, e for-
sè a limili cose si dava nome di gemme.
Simile a Precinzione era il giro del Podio,
che in soslanza corrilpondeva a un grado
più ampio, e più nobile de gli altri ; ma
che non li computalse fra esse imparo da
M.S- A3. Vitruvio , ove chiama Precìnzìon prima
quella , cui li andava per la gradazione
delle prime scale . Prima dunque diceali
quella, ch’era allo sbocco de’secondi Vo-
mitorii , come insegna la confòrmazion del-
le scale, delle quali ora.
I gradi servi vano per sedere , non mai
per salire ; però per salire erano incavate
ne i gradi più scalette, le quali sono Hate
imitate nelle rislaurazioni nostre. Anche
di quelle polliamo imparar qui la misusa,
e la forma , perchè pezzi antichi abbiam.
più d’uno di quei, che contenean le scale .
£' facile riconoscerne ogni pezzo per l’in-
cavamento ad angoli retti, e perfettamen-
te in isquadra, con pulitissimo compiana-
mento, dove delle moderne le più li veg-
gon fatte alla peggio. Quelle scale adun-
que erano larghe piedi due, e mezo , e
prendeano la metà del grado per alto , eia
metà per fondo. Procedendo di basfo in al-
to, e da una Precinzione all’altra, venivan
per esse a elser soparati fra le, e didimi gli
silettatori.
Ora non sarà difficile l’intender quel
luogo d’i Tertulliano con poca fortuna illu-
llrato, o tentato finora da molti ; nam a-
specìacula et in via fiatar\ vias enìm
vocant cardine! balteorum -per ambitum, et
difirimina populartum per proclìvum : cathe-
dra quoque nomìnatur ipfe in anfrafia ad
consifium fitus. Bisogna prima osservare il
contello . Moslrando Tertulliano , come
non era lecito a’Crisliani d’intervenire a
gli spettacoli de’ Gentili, risponde qui a
coloro, che si difondeano con dire di non
veder vietati gli spettacoli nella Scrittura;
e vuol’ insinuare, trovarli in certo modo
. ? tal proibizione in quelle parole del Salmo,
*’ ove Beato lì chiama colui, il quale in Via
peceatorum non fietit ; et in Cathedra pefii-
lentitenon fedit : e di ciò prende motivo dal
chiamarli Vìa e Catedra alcuni lìti del
Teatro, e dell’Anfiteatro. Dell’istessover-
detto lì vallerò centra gli sipettacoli Cle-
mente Alessandrino, e il Crisollomo, ma
Hom. 6. non nell’ islelso modo . Vediamo adunque
ti Poemi. jn Tertulliano , che Vie li chiamavano i
piani delle Precinzioni, e le scale ; serve-
vano in fatti e quelli, e quelle di transi-
to , e di sentiero : e vediamo ancora , co-
me indette vie [lavano in piedi riguardan-
do coloro, che giunti tardi, avean trova-
to i sedili occupati. Delle due parti della
Precinzione egli chiama balteo, o sìa cinto»
la, o falcia la parete , così chiamata an-
che da Calpurnio, nata1 la denominazione
dal parere , che ne rimanesse falciata la
Cavea ; e chiama cardine il piano , come
quello lopra qui gli Ipettalori giravano all*
intorno, onde Cardine chiamò Apuleio la
terra. Vitruvio nel palio poco avanti ad-^Mw^4
dotto chiamò llrada, benché con altro vo-
cabolo , il piano , e chiamò Precinzion ,
la parete. Con doppio errore il Bulengero
- confinò i Baltei, e i Cardini nell’ Orcheslra : , „.
assai meglio ne parlò ilSalmasio lopra Solino. càp. 34ì
Ma ricavali in oltre da Tertulliano, che ^alm-
N\ch. chiamavano anche le leale, dette daf'919’
lui [epurazioni de gli uomini, 0 de’ledili po-
polari d'alto in bufidonde lolpetto potreb-
be naseere, che la parte inferior de i gradi
deputata a’più nobili , non avelie leale;
ma come ciò non è possibile , e si trova ri-
provato specialmente da un palio di Sveto-
nio , che addurremo altrove ; convien di- cap. 4.
re , che con nome di popolari intendessequi
Tertulliano la gente tutta allogata ne i gra-
di. Non altronde che da quello palio im-
pariamo, lì chiamale Catedra quel lìto
ch’era in anfrasia. Insogna Vairone , che
tanto era in. anfrasia , quanto in flexu: ma
siccome la continuata, e circolar via delle
Precinzioni altre volte nonavea, ch’dov’
era infilata da gli anditi de gli sbocchi, co»
sì ho per certo, che quelli fosièro i liti così
denominati per sodie alquanto più comode,
quali per non salciar quegli Ipazj vuoti, fol-
le quivi in uso di collocare.
Da quelle due sorti di sirade, cioè da %
piani delle Precinzioni, e dalle Icalette, si
formavano i Cunei. Molti sono i palli de
gli Scrittori, da’quali apparisee , che lo
spettatorio e nel Teatro, e nell’Anfiteatro
era dislinto, e formato in Cunei, ma co-
me quelli follerò, ripartiti, e come le ficaie
dilpoile, non s’è trovato chi abbia potuto
rilevar finora. Niun’ aiuto ci preda l’Are-
na noslra, ne’ risarcimenti della quale le
scalette fu.r situate a calo. Come i Cunei-
si slessero, e qual per consoguenza follò il
numero, e la politura delle leale, io credo
con due soorte avere indagato; l’una di Vi-
truvio, l’altra delle Medaglie ; perchè leg-
go in Vitruvio, come li Cunei de’Teatri
dovean conformarli in modo, che gli angoli 1.5. c. 0.
de'- triangoli, quali cadono nella curvatura del
giro} dir izzafiero le lor fàlite e fcale tra un Cu- ut angui, *
neo e l' altro alla Precinzion prima : e [opra t^gt>»orum
quefii, alternando le vìe i Cunei di mezo pa-
rimente s'■ ìndirizzaffero. Die1 egli ancora al-
trove, che le gradazioni delle fiale P indiriz-
zino alla prima Precinzione tra ì Cunei, e i
sidili
to, che poteano forsè essere slati adoprati
per lavoro molaico alle Precinzioni, e for-
sè a limili cose si dava nome di gemme.
Simile a Precinzione era il giro del Podio,
che in soslanza corrilpondeva a un grado
più ampio, e più nobile de gli altri ; ma
che non li computalse fra esse imparo da
M.S- A3. Vitruvio , ove chiama Precìnzìon prima
quella , cui li andava per la gradazione
delle prime scale . Prima dunque diceali
quella, ch’era allo sbocco de’secondi Vo-
mitorii , come insegna la confòrmazion del-
le scale, delle quali ora.
I gradi servi vano per sedere , non mai
per salire ; però per salire erano incavate
ne i gradi più scalette, le quali sono Hate
imitate nelle rislaurazioni nostre. Anche
di quelle polliamo imparar qui la misusa,
e la forma , perchè pezzi antichi abbiam.
più d’uno di quei, che contenean le scale .
£' facile riconoscerne ogni pezzo per l’in-
cavamento ad angoli retti, e perfettamen-
te in isquadra, con pulitissimo compiana-
mento, dove delle moderne le più li veg-
gon fatte alla peggio. Quelle scale adun-
que erano larghe piedi due, e mezo , e
prendeano la metà del grado per alto , eia
metà per fondo. Procedendo di basfo in al-
to, e da una Precinzione all’altra, venivan
per esse a elser soparati fra le, e didimi gli
silettatori.
Ora non sarà difficile l’intender quel
luogo d’i Tertulliano con poca fortuna illu-
llrato, o tentato finora da molti ; nam a-
specìacula et in via fiatar\ vias enìm
vocant cardine! balteorum -per ambitum, et
difirimina populartum per proclìvum : cathe-
dra quoque nomìnatur ipfe in anfrafia ad
consifium fitus. Bisogna prima osservare il
contello . Moslrando Tertulliano , come
non era lecito a’Crisliani d’intervenire a
gli spettacoli de’ Gentili, risponde qui a
coloro, che si difondeano con dire di non
veder vietati gli spettacoli nella Scrittura;
e vuol’ insinuare, trovarli in certo modo
. ? tal proibizione in quelle parole del Salmo,
*’ ove Beato lì chiama colui, il quale in Via
peceatorum non fietit ; et in Cathedra pefii-
lentitenon fedit : e di ciò prende motivo dal
chiamarli Vìa e Catedra alcuni lìti del
Teatro, e dell’Anfiteatro. Dell’istessover-
detto lì vallerò centra gli sipettacoli Cle-
mente Alessandrino, e il Crisollomo, ma
Hom. 6. non nell’ islelso modo . Vediamo adunque
ti Poemi. jn Tertulliano , che Vie li chiamavano i
piani delle Precinzioni, e le scale ; serve-
vano in fatti e quelli, e quelle di transi-
to , e di sentiero : e vediamo ancora , co-
me indette vie [lavano in piedi riguardan-
do coloro, che giunti tardi, avean trova-
to i sedili occupati. Delle due parti della
Precinzione egli chiama balteo, o sìa cinto»
la, o falcia la parete , così chiamata an-
che da Calpurnio, nata1 la denominazione
dal parere , che ne rimanesse falciata la
Cavea ; e chiama cardine il piano , come
quello lopra qui gli Ipettalori giravano all*
intorno, onde Cardine chiamò Apuleio la
terra. Vitruvio nel palio poco avanti ad-^Mw^4
dotto chiamò llrada, benché con altro vo-
cabolo , il piano , e chiamò Precinzion ,
la parete. Con doppio errore il Bulengero
- confinò i Baltei, e i Cardini nell’ Orcheslra : , „.
assai meglio ne parlò ilSalmasio lopra Solino. càp. 34ì
Ma ricavali in oltre da Tertulliano, che ^alm-
N\ch. chiamavano anche le leale, dette daf'919’
lui [epurazioni de gli uomini, 0 de’ledili po-
polari d'alto in bufidonde lolpetto potreb-
be naseere, che la parte inferior de i gradi
deputata a’più nobili , non avelie leale;
ma come ciò non è possibile , e si trova ri-
provato specialmente da un palio di Sveto-
nio , che addurremo altrove ; convien di- cap. 4.
re , che con nome di popolari intendessequi
Tertulliano la gente tutta allogata ne i gra-
di. Non altronde che da quello palio im-
pariamo, lì chiamale Catedra quel lìto
ch’era in anfrasia. Insogna Vairone , che
tanto era in. anfrasia , quanto in flexu: ma
siccome la continuata, e circolar via delle
Precinzioni altre volte nonavea, ch’dov’
era infilata da gli anditi de gli sbocchi, co»
sì ho per certo, che quelli fosièro i liti così
denominati per sodie alquanto più comode,
quali per non salciar quegli Ipazj vuoti, fol-
le quivi in uso di collocare.
Da quelle due sorti di sirade, cioè da %
piani delle Precinzioni, e dalle Icalette, si
formavano i Cunei. Molti sono i palli de
gli Scrittori, da’quali apparisee , che lo
spettatorio e nel Teatro, e nell’Anfiteatro
era dislinto, e formato in Cunei, ma co-
me quelli follerò, ripartiti, e come le ficaie
dilpoile, non s’è trovato chi abbia potuto
rilevar finora. Niun’ aiuto ci preda l’Are-
na noslra, ne’ risarcimenti della quale le
scalette fu.r situate a calo. Come i Cunei-
si slessero, e qual per consoguenza follò il
numero, e la politura delle leale, io credo
con due soorte avere indagato; l’una di Vi-
truvio, l’altra delle Medaglie ; perchè leg-
go in Vitruvio, come li Cunei de’Teatri
dovean conformarli in modo, che gli angoli 1.5. c. 0.
de'- triangoli, quali cadono nella curvatura del
giro} dir izzafiero le lor fàlite e fcale tra un Cu- ut angui, *
neo e l' altro alla Precinzion prima : e [opra t^gt>»orum
quefii, alternando le vìe i Cunei di mezo pa-
rimente s'■ ìndirizzaffero. Die1 egli ancora al-
trove, che le gradazioni delle fiale P indiriz-
zino alla prima Precinzione tra ì Cunei, e i
sidili