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Mansi, Giovanni Domenico; Labbé, Philippe; Coleti, Niccolò; Cossart, Gabriel
Sacrorum Conciliorum Nova, Et Amplissima Collectio (27): Ab anno MCCCCIX usque ad annum MCCCCXVIII — Venetiis: Zatta, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.53639#0259
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490


ANNO
CHRISTI

CONCILIUM G.
J 0, DO MIN1C J MANSI
In [equentes chartas
Monitum •

ANNO
CHRISTI

POftquam Concilii Pisani documenta, qu$ [appetere poterant, collegi, colleStaque typis tradidi char-
tis imprimenda, K CI. Laurentius Mehus, notum leStoribus meis, notum eruditis nomen, mo-
numenta alia, iis que antea miferat plane cohaerentia, ad me destinavit. Egregii viri munera ut

haberent viri docti, hic, quamquam m loco non
INFORMATIONE A VOI MAESTRO
ANTONINO
Dell' Ordine de’ Minori, Maesiro in [aera pagi-
na, dDt a Vbi Messer Stefano Bonacorfi doSiore
de’decretali , ambafeiadori al S. Padre, la
quale fi sa a voi per gli magnisici, & excel-
si Signori Priori dell' arti, e pel Gonfaloniere
della giussitia dei popolo comune di Firenze,
& per gli loro venerabili collegj a di 28. d*
.Agosio 1408»
ANdrete a Siena, e farete alia presenza dei
sando Padre, & allui farete quelle rive-
rentie, che si convengono alia Sedia apostoli-
ca, & noi, & tutto il nostro popolo racco-
manderete alia sua Sandita strettissimamente,
come veri, & buoni figliuoli della sanda Ma-
dre Ecclesia, offerendo noi & ogni nostra po-
tentia essere prompta, & apparecchiata a ogni
suo beneplacito, & in ciascuna cosa a noi pos-
sibile, & honesta. Poi farete il vostro princi-
pio in mostrare, quanto dispiacere, & mole-
stia sempre abbiamo avuto di vedere nella Chie-
sa di Dio el detestabile scisma , come debba
avere ciascuno fedele Cristiano. Et cosi e con-
verso per noi si prese singolare allegrezza, &C
consolatione, essendo morto Papa Innocentio
septimo, della buona , & sanda dispositione
dei Collegio de’SS. Cardinali, & de giuramen-
ti, & degli obblighi, i quali per loro si fecio-
no innanzi ali’ assumption di dedo Papa Gre-
gorio, innanzi alia quale asiumptione, come
alia sua Beatitudine e noto, noi ferventissimi
zelatori della sanda unita, mandammo prima,
che niuno altro Principe, o Comunita Cristia-
na, nostro ambaseiadore al prefato Collegio a
confortargli , e riducerli alia reconciliatione
de’Cristiani. Poi dopo alia creazione della sua
Sandita ci crebbe la consolatione & l’allegrez-
za, inteso, che esso sando Padre era in tan-
ta ardente dispositione di stirpare lo scisma ,
& sanare Ia Chiesa , & etiamdio avere ratifi-
cato, promesso, giurato , & provato quello
medesimo, che in singularita ciascuno de’ car-
dinali, essendo in Conclave, s’era obligato.
Donde per vero zelo di unita mandammo, co-
me a lui e noto, quattro ambaseiadori de’ piu
notabili cavalieri, & cittadini della nostra Cit-
ta a confortare 1’unita, & a offerire noi, &
nostri luoghi ec. Soggiugnendo, che a noi al-
lora crebbe la speranza, & la consolatione tan-
to, quanto facilmente dire non si potrebbe,
quando & per le sue lettere, & etiamdio per
ambaseiadori ci significo la sua sanda, & ac-
cesa dispositione alia pace Cristiana, confortan-
doci, & richieggendoci, che ci adoperassimo
nella deda sanda unita , come conforto, & ri-
chiese nella deda forma tutti i principi, & le
Comunita de’Cristiani; & per queste richieste,
& come desiderosi di vedere il popolo Crjstia-

plane suo, curavi diligenter.
Ano in pace, naeque, che noi puramente, &
con vera, & sanda intentione ci siamo sem-
pre affaticati non risparmiando a spese, fati-
che, o pericoli, mandando piu, & varie am-
baseiate a Siena, a Marsilia, a Saona, & a
Lucca; permettendo ancora , che per cagione
d’essa unita traesse molte, & molte migliaja
di Fiorini dei Chericato della nostra giurisdi-
zione; la qual cosa ne per Principi, ne per
altra Comunita Cristiana e flata fada . Et
che essendo noi in questa buona disposizione;
& sperando sempre , cognoscendo sempre la
sanda volonta della sua Beatitudine in volere
B reconciliare secondo il suo obbligo il Cristiano
Popolo,che loeffedo d’essa unita dovesse segui-
tare, tutta la nostra consolatione si ritorno poi
in singulare amaritudine veggendo la rottura,
che seguitb nella Citta di Lucca dei tradato
di essa unita, il quale siteneva per ia sua san-
dita colla parte aversa, perche ci pareva ve-
dere conseguitare al contrario di quello, che per
noi, e per tutti i fedeli Cristiani si desidera.
Et seguitando la vostra narratione exponete
che dopo Ia deda rottura dei praesato tradato
della unita, essendosi per lui publicato ilCon-
cilio, & ancora 1’ aversario suo avendo publi-
cato esso di voler far Concilio , & veduto,
che ragionevolmente al Concilio per la sua
sandita pubblicato non verranno se non di
quegli della sua ubbidienza , & etiamdio con-
siderato questi due Concilj pubblicati non po-
tersi accozzare insieme, perocche si debbano
fare in diversi tempi, & luoghi distanti; &
per queste cagioni si comprende, &vedesi non
solamente per noi, ma per qualunque altro,
che dirittamente suol giudicare, che di questo
Concilio della sua benignita non pud seguita-
re lo effedo della unita della Chiesa*, la qua-
le per la sua sandita si desidera, & per noi,
& per tutti Cristiani.
Sicche cognoscendosi per noi , quanto di
sopra si dice, che questo Concilio non pud
producere la pace Cristiana, & essendo richie-
sti dalsuno Collegio, & dall’altro de’Cardi-
nali per piu ambaseiadori, &lettere, &etiam-
dio da de’ Principi Cristiani non de’ minori,
ma da de’ maggiori, che per fare Generale
Concilio di tutti i Cristiani noi concedessimo
loro la Citta di Pisa per noi altra volta con-
sentita alia sua Sandita pel tradato d’essa o-
nione, & per Papa Gregorio acceptata, vo-
lemmo diligentemente examinare questa richie-
sta , & il principio, el mezzo, el fine di quello,
che si sponeva per dedi Signori cardinali vole-
re fare per la reconciliazione della Chiesa san-
da, & etiamdio volemmo examinare le conditio-
ni, & termini, in che al presente e la deda
Chiesa, & le disposizioni in le quali si veggono
essere i Principi, & communita Cristiane, &
come sopra cid per questa Signoria si sono te-
nuti piu varj, & diversi consiglj, & piu notabili
Cit-
 
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