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Marcinkowski, Wojciech [Editor]; Zaucha, Tomasz [Editor]; Museum Narodowe w Krakowie [Editor]
Plaster casts of the works of art: history of collections, conservation, exhibition practice ; materials from the conference in the National Museum in Krakow, May 25, 2010 — Krakau, 2010

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.21832#0088
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Steffi Roettgen • Abbild und Urbild im Dialog.

Endnotes

1 „Der Domplatz von Florenz vereinigt auf kleinem
Räume auserlesene Schönheiten. Sie entfalten ihre
Wirkung in aller Vollkommenheit. [... ] Hier
haben Jahrhunderte ein Gesammtdenkmal ein-
heimischer Kunst entstehen lassen" (H. Brockhaus,
Forschungen über Florentiner Kunstwerke, Leipzig
1902, s. 1).

2 J. Beck, The Baptistry Doors Florence, Firenze 1985.

3 VgL das Schema zum ^sonographischen Programm in:
J. Poeschke, Die Skulptur der Renaissance in Italien,
i: Donatello und seine Zeit, München 1990, s. 70.

4 R. Krautheimer, Lorenzo Ghiberti, Princeton 1956,
S. 16 - 28 (Ghfberti's Farne)

s „Ed in vero, che questo artefice cresciuto d'animo
e di studj, si moströ in quest opera di gran lunga
superiore non solo a se stesso, ma a quanti mai
avessero operato per molti secoli fino al suo tempo,
e dove le figure delia prima porta ed anche la statua
del S. Giovanni Batista, dimostravano di ritenere
un non so che dellantico modo di operare giotte-
sco, riusci delia piü maravigliosa maniera, che mai
imaginäre si possa" (F. Baldinucci, Notizie dei
projessori del disegno da Cimabue in qua [... J,
i, [1681], hg. von F. Ranalli, Firenze i847,S. 370).

6 „Elle son tanto belle, ch'elle starebbero bene alle
porte del Paradiso" (Giorgio Vasari, Le vite de'piü
eccellenti pittori, scultori ed architettori [1550],
hg. und kommentiert von G. Milanesi, Firenze
1906, Ii, s. 242. Der eigentliche Grund für den
volkstümlichen Namen ist die Position dieser Tür
gegenüber dem Atrium des Domes, das mittelal-
terlicher Tradition entsprechend als Paradies
bezeichnet wurde, vgl. Krautheimer, op. cit, s. 18.

7 „Ma non e questa Tunica sciocchezza che gli si fa
dire" (Ch. de Brosses, Viaggio in Italia, letterefami-
liari [1739 -1740], ital. Übers, von B. Schacherl;
hg. von B. Levi, Bari 1973, s. 192).

8 „Non si manca mai di raccontare agli stranieri che
Michelangelo non si stancava di ammirarle e che
le aveva stimate degne di essere le porte del Ciel"
(F.M. Msson, Viaggio in Italia [1691], ital. Übers,
und Hg. von G. E. Viola, Palermo 2007, S. 299).
Seriöse Reiseführer kolportierten noch im 19.
Jahrhundert diese Anekdote, so z. B. F. Fantozzi,
Nuova guida ovvero descrizione storico-artistico-
cntica della cittä e contorni di Firenze, Firenze 1842,
S. 359-

9 „ Questa riusci della piü maravigliosa maniera che mai
imaginär si possa" (Baldinucci, op. cit, 1, s. 347).

10 „Opera miracolosa certamente e forse unica
al Mondo" (Zitat nach B. Varchi, Moria fiorentina,
in: G. Richa, Notizie istoriche delle chiesefiorentine
divise ne' suoi quartieri, v/i, Firenze 1757, S. xxii).

11 „Le Porte del Battistero di S. Giovanni in Firenze
[... ] fanno vergogna ai Fiorentini, che in 300 anni
e piü non l'hanno mai formato per loro studio"
(Brief an Giovanni Pietro Zannotti, 1. 3-1764;in;
G. Bottari, Raccolta di lettere sulla pittura, scultura
ed architettura, scritte da' piü celebriprofessori che
in dette arti fiorirono dal sec. xv al xvii, iv, Roma
1768, s. 240; E. Borea, Le stampe dai primitivi e l'av-
vento della storiografia artistica illustrata, 11, „Pro-
spettiva", 70,1993 (April), S. 54.

12 Ibidem, S. 5-74.

13 B. Steindl, Per un inquadramento della Storia della
Scultura: impostazione storiografica e rapporto con
Giordani, in: L. Cicognara, Storia della scultura dal
suo risorgimento in Italia fino al secolo di Canova:
per servire di continuazione alle opere di Winckel-
mann e di D'Agincourt (1813-1818), Bassano del
Grappa 2007,1, S. 15 - 62.

14 „Altissimo concepimento, composizione sagace-
mente distribute, espressione vera, giusta, profonda,
puritä di contorni, grazia di forme ed elegantissima
esecuzione sono i pręgi principali di queste pro-
duzioni, che nel principio del secolo xv presenta-
rono il piü grande modello che fosse mai offerto
alle arti. Ed ecco precisamente la prima fönte,
da cui trassero studio ed emulazione tutti coloro
che vennero dopo, ne il divino Urbinate sdegnö
trar modi di panneggiare, di aggruppar le figure,
e di atteggarle da questi bronzi del Ghiberti" (Ibi-
dem, iv, S. 193 - 194). Cicognara bildet einen
Umrißstich nach dem Relieffeld der Genesis
ab (Tafel 21 in Band 8 - Abbildungen).

15 Obwohl erst 1823 erschienen, wurden die wesent-
lichen Teile des Werks schon vor 1789 verfaßt. Der
Ghiberti betreffende Abschnitt dürfte in seiner
endgültigen Fassung nach dem November 1807
entstanden sein, da hier auf den Tod von Angelika
Kauffmann (5.11.1807) Bezug genommen wird.

1 J. B. L. G. Seroux d Agincourt, Histoire de l'artpar
les monumens, depuis sa decadence au iv siede
jusqu'äson renouvellement au xvi' [Paris 1810-1823],
Torino 2005, hi, s. 37 - 38, iv, Tafeln xli, xlii
(Sculpture).

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