l4o GERVASIO
che a poco a poco col volgere degli anni affratellavansi
tra loro i nuovi cogli antichi abitatori o per mezzo di ma-
ininomi o con aderenze acquistate per la vicinanza , e
per la consuetudine; e diventavano così, dimenticando il
lor primo stato, un popolo stesso, di modo che la rappre-
sentanza pubblica giammai di dritto, ma soltanto di fatto,
diveniva commune tra'vecchi e i nuovi abitatori. E se a
quel Lucio Canzio in una iscrizione di Parenzo presso To-
relli *) si dà il titolo curiali veterum Parentanorum,
e quel P. Sestilio in una lapida Nolana 2) si dà il vanto
1) N. 3729. In questa iscrizione di-
cesi L. Canzio patrono della colonia
JJlpia Parentanorum , il che fa co-
noscere che fu dedotta la colonia in
Parenzo sotto Trajano , nel qual tem-
po cercherebbesi invano di considerarla
dedotta con le stesse condizioni dell' e-
poca repubblicana. Solto gl' impera-
tori in siifatte deduzioni di colonie non
sì faceva altro che aggiugnere nuovi
abitatori a que' che vi esistevano ; di-
videndosi ad essi 1' ager publicus.
2) Grutero p. CCCLXVIII, 9 e
nel Remondini storia eccles. \ Nolana
toni. I p. 32. Notisi che P. Sesiilio in-
titolasi klBilis ITERwto I1VIR QVIN-
Quennalis POMPEIS DECVRIO AD-
LECTVS EX VETERIBVS NOLÀ/w's
il che importa per quanto sembra ,
eh' essendo egli nato in Pompei esercitò
quivi 1'edilità e'1 duumvirato quin-
quennale, e meritò come appartenente
ad un antica famiglia Nolana di essere
aggregato (adlectus) al decurionato in
Nola. E questo spiega a meraviglia i
versi del nostro Papinio Stazio quando
si rivolge a Pollio Felice ( sìlv. II 2
v. i33 segg. ) :
Tempus erat cum TE GEMINÀE
mgragia TERRAE
Diriperent} celsusquc DVAS ve-
nererà per VBBES :
Inde DICARCHEIS multum ve-
nerande COLONIS:
Hinc ASCITE meis, pariterque
hic largus et illis.
Pollio Felice era nato in Pozzuoli [ibid.
v. 94, 95 ) e ivi fu eletto alla suprema
magistratura ; ascritto ancora alla citta-
dinanza della nostra Napoli , vi otten-
ne gli stessi onori che forse esercitò con-
temporaneamente. Di così fatto doppio
onore v' hanno riscontri nelle antiche
iscrizioni 5 vedi p. e. la iscrizione di
Spello di sopra citata nel Grut. p.
CCCLI, 1, e quella di Lucerà da me
riferita nella osservaz. intorno una
iscriz. Sipontina a p. 53.
che a poco a poco col volgere degli anni affratellavansi
tra loro i nuovi cogli antichi abitatori o per mezzo di ma-
ininomi o con aderenze acquistate per la vicinanza , e
per la consuetudine; e diventavano così, dimenticando il
lor primo stato, un popolo stesso, di modo che la rappre-
sentanza pubblica giammai di dritto, ma soltanto di fatto,
diveniva commune tra'vecchi e i nuovi abitatori. E se a
quel Lucio Canzio in una iscrizione di Parenzo presso To-
relli *) si dà il titolo curiali veterum Parentanorum,
e quel P. Sestilio in una lapida Nolana 2) si dà il vanto
1) N. 3729. In questa iscrizione di-
cesi L. Canzio patrono della colonia
JJlpia Parentanorum , il che fa co-
noscere che fu dedotta la colonia in
Parenzo sotto Trajano , nel qual tem-
po cercherebbesi invano di considerarla
dedotta con le stesse condizioni dell' e-
poca repubblicana. Solto gl' impera-
tori in siifatte deduzioni di colonie non
sì faceva altro che aggiugnere nuovi
abitatori a que' che vi esistevano ; di-
videndosi ad essi 1' ager publicus.
2) Grutero p. CCCLXVIII, 9 e
nel Remondini storia eccles. \ Nolana
toni. I p. 32. Notisi che P. Sesiilio in-
titolasi klBilis ITERwto I1VIR QVIN-
Quennalis POMPEIS DECVRIO AD-
LECTVS EX VETERIBVS NOLÀ/w's
il che importa per quanto sembra ,
eh' essendo egli nato in Pompei esercitò
quivi 1'edilità e'1 duumvirato quin-
quennale, e meritò come appartenente
ad un antica famiglia Nolana di essere
aggregato (adlectus) al decurionato in
Nola. E questo spiega a meraviglia i
versi del nostro Papinio Stazio quando
si rivolge a Pollio Felice ( sìlv. II 2
v. i33 segg. ) :
Tempus erat cum TE GEMINÀE
mgragia TERRAE
Diriperent} celsusquc DVAS ve-
nererà per VBBES :
Inde DICARCHEIS multum ve-
nerande COLONIS:
Hinc ASCITE meis, pariterque
hic largus et illis.
Pollio Felice era nato in Pozzuoli [ibid.
v. 94, 95 ) e ivi fu eletto alla suprema
magistratura ; ascritto ancora alla citta-
dinanza della nostra Napoli , vi otten-
ne gli stessi onori che forse esercitò con-
temporaneamente. Di così fatto doppio
onore v' hanno riscontri nelle antiche
iscrizioni 5 vedi p. e. la iscrizione di
Spello di sopra citata nel Grut. p.
CCCLI, 1, e quella di Lucerà da me
riferita nella osservaz. intorno una
iscriz. Sipontina a p. 53.