284 AVELLINO
quando ne fu l'acquisto disposto. E quantunque per la
novità del suggetto mi fossi voluto metter in guardia fin
dal principio, debbo confessare , che a' sospetti si son
sempre contrapposti più gravi argomenti per P antichità
del lavoro : e questa opinione ho trovata anche presso tutti
coloro, che periti essendo nell'arte della incisione, ne sono
stati da me consultati. Forse le poche cose, che noterò
per la illustrazione della immagine e de'suoi attributi, ser-
vir pure potranno a dimostrare che difficilmente in esso
possa supporsi una moderna invenzione.
Un nume nudo, di giovanile figura e radiato, è rap-
presentato di fronte, tenendo sulle spalle una luna cre-
scente, in una delle mani un'asta pura, e nell'altra un
fulmine. Intorno sono effigiati con rara diligenza e preci-
sione i segni del zodiaco. La pietra ( cornalina ) è scheg-
giata in alcune parti: l'incisione, senza essere inelegante,
par che mostri più maestria e perizia nelle pratiche del-
l'arte, che sublimità ed eccellenza nel disegno.
Che vi sia espresso Apollo Helios tra' segni del zodia-
co , pare che debba subito venire in mente a ciascuno;
ina convien confessare che questa figura vi è accompa-
gnata da due simboli assai rari, e che evidentemente la
trasformano in pantea,
È l'uno il fulmine, attributo che conosciamo in ve-
rità essersi sovente dato al Sole, ma non senza relazione
al suo sincretismo col padre degli Dei, Così del Giove E-
liopolitano tanto venerato nell'antichità ci dice Macrobio:
ìiunc vero eumdem lovem Solemque esse cimi ex ipso
sacroru/n ritm timi ex habitu olinoscitur : simulacrum
quando ne fu l'acquisto disposto. E quantunque per la
novità del suggetto mi fossi voluto metter in guardia fin
dal principio, debbo confessare , che a' sospetti si son
sempre contrapposti più gravi argomenti per P antichità
del lavoro : e questa opinione ho trovata anche presso tutti
coloro, che periti essendo nell'arte della incisione, ne sono
stati da me consultati. Forse le poche cose, che noterò
per la illustrazione della immagine e de'suoi attributi, ser-
vir pure potranno a dimostrare che difficilmente in esso
possa supporsi una moderna invenzione.
Un nume nudo, di giovanile figura e radiato, è rap-
presentato di fronte, tenendo sulle spalle una luna cre-
scente, in una delle mani un'asta pura, e nell'altra un
fulmine. Intorno sono effigiati con rara diligenza e preci-
sione i segni del zodiaco. La pietra ( cornalina ) è scheg-
giata in alcune parti: l'incisione, senza essere inelegante,
par che mostri più maestria e perizia nelle pratiche del-
l'arte, che sublimità ed eccellenza nel disegno.
Che vi sia espresso Apollo Helios tra' segni del zodia-
co , pare che debba subito venire in mente a ciascuno;
ina convien confessare che questa figura vi è accompa-
gnata da due simboli assai rari, e che evidentemente la
trasformano in pantea,
È l'uno il fulmine, attributo che conosciamo in ve-
rità essersi sovente dato al Sole, ma non senza relazione
al suo sincretismo col padre degli Dei, Così del Giove E-
liopolitano tanto venerato nell'antichità ci dice Macrobio:
ìiunc vero eumdem lovem Solemque esse cimi ex ipso
sacroru/n ritm timi ex habitu olinoscitur : simulacrum