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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 7.1851

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Avellino, Francesco Maria: Osservazioni sopra un novello dipinto pompejano del supplizio di Dirce: lette all'Accademia il dì 25 febbrajo 1845
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https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0026
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12 AVELLINO

le cose che ad Anfione e Zeto si attribuiscono , narrandosi
talvolta d' ambedue ciò che ad un solo conviensi. Così per
esempio 1' edificazione delle mura di Tebe fu pure ad am-
bedue i fratelli da molti attribuita, mentre con maggior
convenienza da Pausania e da altri si riferisce quella edifi-
cazione al solo Anfione 1). Al contrario Pausania congiu-
gne Zeto ad Anfione nel ricordar la vittoria riportata su
Lieo, eh' egli fa precedere alla edificazione di Tebe e delle
sue mura 2).

Pare evidente che il nostro pittore, o coloro, di cui
seguì le tradizioni, volle convenientemente distribuire le parti
a ciascuno : Anfione, come sacerdote , legislatore e maestro
di civiltà, suona , ed edifica : Zeto, come duce e guerriero
ha punita Dirce, ed indi combatte e vince Lieo.

Molte altre cose dirsi dovrebbero in illustrazione di
questo dipinto , ma poiché esse trarsi agevolmente si pos-
sono dalla precedente nostra memoria, ad essa rimettiamo
i nostri leggitori.

1) Pausali, lib. IX cap. 5. Veg- di Nonno pubblicate rie suoi melete-
gami le antiche antorità raccolte dal sig. mata tom. 1 pag. 92.
Creuzer nelle annotazioni alle narrazioni 2) Lib. IX. cap. 5.
 
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