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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,2.1852

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Gervasio, Agostino: Sopra un'antica iscrizione sipontina: osservazioni
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https://doi.org/10.11588/diglit.14102#0194
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( 186 )

conchiude; chi è familiare con la località , potrà facil-
mente risolverlo. »

Troppo lungo sarebbe il voler qui sottilmente discutere
la quistione sulla esistenza di una Palepolis diversa affatto
dalla Neapolis nella ciltà nostra antica. Egli è questo un
punto molto controverso tra gli scrittori nostri. Vi è stato
taluno di essi che ha negato assolutamente la esistenza
della Palepoli, argomentandolo dal compiuto silenzio degli
antichi scrittori, e con ingegnosi ragionamenti ha messo
in dubbio la testimonianza non solo di Livio istesso , ma
ancor quella de' Fasti Trionfali, ov' è registrato di avere
il Console P. Filone trionfato de'Palepolitani, affermando
tra 1' altro essere stati que' Fasti foggiati sulle storie di
Livio. Altri scrittori poi a) troppo persuasi che Palepoli e
Napoli fossere due Città distinte, han cercato di conoscere
ancora al tempo loro il sito, ed indicare finanche le stra-
de,^ i confini della vecchia e della nuova città. E vera-
mente è degno di somma lode il Tarcaguota 3), il quale
dopo di aver esposto sul luogo di Livio le sue congetture
sul probabile sito della Palepoli, giudiziosamente osser-
vò che se ignoravasi al suo tempo ( cioè nella metà del
secolo XVI.) il sito di varie porte , piazze ed edifizii della
nostra Napoli, celebri ne' tempi di mezzo , le quali non
potevano più distinguersi dopo surte le nuove fabbriche,

1) Alessio Fiicolò Rossi in una delle
sue Dissertazioni intorno ad alcune
materie della città di Napoli tom. 1.
Napoli 1758 in 4. p. 1 a 81.

2) Suramonte Jstor. di Napoli

tom. x. p. 28. ediz. del 1602. Confron-
ta il de Magistris Status Civitat. Nea~
poi. p. 237.

3) Sito e lodi di Napoli. Napoli
i566, in 8. p. i3.
 
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