Vò avvertire inoltre , che nella riga 11 il se-
gno del Denarìo Romano è scritto con un X tra-
mezzato da due puntini (*X*), mentre in altri
monumenti suol rappresentarsi per lo più con
un X intersecato da una linea in mezzo (x)* La
nota numerale che segue il segno anzidetto, è
un 2 lunato ed un N, cioè CN, entrambe le
lettere con una linea orizzontalmente soprappo-
sta1). Non ignoro che generalmente si tiene indi-
carsi le migliaia con quella linea soprapposta alle
note numerali ; ma osservasi altresì che le mi-
gliaia istesse in alcuni monumenti greci si sogliono
altramente esprimere 2), e che la linea orizzontale
1) Nella copia greca scoperta in
Gerontre di Sparta dal chiar. mio
amico e collega il cav. Filippo Le
Bas {Revue Archeol. toni. % part. 1,
p. 65, conf. p. 131. Paris 1845.)
del celebre editto di Diocleziano del
301 di G. C., nel quale editto, sic-
com'è noto per l'esemplare latino
da molti pubblicato e specialmente
dall' Eminentissimo Cardinal Mai
{Scriptt. vet. Nova collectio, toni. 5,
P- 311 a 313) vien fissato il ma-
ximum del prezzo delle derrate, dei
varii lavori, e degli onorarli delle
diverse arti e professioni, e nel qua-"
le il segno del denario Romano è
scritto con un t intersecato da una
linea sul piede ( v ).
2) Nella copia citata dell' editto
di Diocleziano 1' onorario mensile
del maestro di Rettorica è eguale
alla somma segnata nel nostro mo-
numento
PHTOPI H TOlCO*lCTH
Yrrep ekaCtotmagh
toymhniaia t CN
per errore del lapicida nell' esem-
plare latino la somma dell'onorario
gno del Denarìo Romano è scritto con un X tra-
mezzato da due puntini (*X*), mentre in altri
monumenti suol rappresentarsi per lo più con
un X intersecato da una linea in mezzo (x)* La
nota numerale che segue il segno anzidetto, è
un 2 lunato ed un N, cioè CN, entrambe le
lettere con una linea orizzontalmente soprappo-
sta1). Non ignoro che generalmente si tiene indi-
carsi le migliaia con quella linea soprapposta alle
note numerali ; ma osservasi altresì che le mi-
gliaia istesse in alcuni monumenti greci si sogliono
altramente esprimere 2), e che la linea orizzontale
1) Nella copia greca scoperta in
Gerontre di Sparta dal chiar. mio
amico e collega il cav. Filippo Le
Bas {Revue Archeol. toni. % part. 1,
p. 65, conf. p. 131. Paris 1845.)
del celebre editto di Diocleziano del
301 di G. C., nel quale editto, sic-
com'è noto per l'esemplare latino
da molti pubblicato e specialmente
dall' Eminentissimo Cardinal Mai
{Scriptt. vet. Nova collectio, toni. 5,
P- 311 a 313) vien fissato il ma-
ximum del prezzo delle derrate, dei
varii lavori, e degli onorarli delle
diverse arti e professioni, e nel qua-"
le il segno del denario Romano è
scritto con un t intersecato da una
linea sul piede ( v ).
2) Nella copia citata dell' editto
di Diocleziano 1' onorario mensile
del maestro di Rettorica è eguale
alla somma segnata nel nostro mo-
numento
PHTOPI H TOlCO*lCTH
Yrrep ekaCtotmagh
toymhniaia t CN
per errore del lapicida nell' esem-
plare latino la somma dell'onorario