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.ih irmiw «MMaaaB»».»--..
egli assai lodevolmente riuscito in diverse copie a lui affidate
di quadri classici partiti da Roma : ma niuna opera di sua in-
venzione ci si era presentata ancora.
Non senza piacere , e soddisfazione abbiamo ora veduto,
come si è egli tratto dffmpegno in questa lugubre scena, ove
l’infelice Polissena viene sagrificata innanzi al sepolcro di
Achille , acciò si plachino una volta i mani di questo suo
sposo irrequieto , ucciso da Paride nel Tempio medesimo , in
cui doveva sposarla .
Serve di fondo al quadro la malinconica tinta di una
roccia tufigna , al cui lato s’innalzò il Mausoleo del Pelide,
di semplici e maschia architettura . Stassi la vergine Trojana
fra le braccia di pochi che la sostengono , dolente sì , ma
intrepida e parlante, come nelle metamorfosi viene descritta.
Pirro gli è dappresso nell’entusiasmo di vendicare , e placare
l’ombra paterna : impugna il ferro per ucciderla , ma non az-
zarda il colpo ; gli si legge al contrario, così nel volto come
nella mossa il contrasto , che prova di farlo, e non farlo.
Agamennone in disparte fra’soldati si vede spettatore non in-
differente della tragedia . Al di là di lui in qualche distanza,
mirasi Ecuba nella più grande afflizione : chi ha presenti le
smanie di Polissena da Ovidio descritte , perchè si celi alla
madre il suo destino,
Mors tantum vellem ma t rem mea fallere posset &>c. Qa~)
non può non commuoversi di più in vederla qui spettatrice
della scena . Sacerdoti, soldati , cammilli inservienti al sagri-
fizio terminano di arricchire la composizione .
Alla bellezza del soggetto non ha poco aggiunto l’arte
del dipintore. In tre piani diversi ha distribuite le sue figure,
degradandole con intelligenza di mole e di tinte , a misura
che si allontanano . Le ha divise in gruppi bene intesi e le-
gati , che bilanciano lodevolmente la composizione . Vi trovia-
mo bene osservato il costume , una conveniente espressione,
e soprattutto una facilità di pennello non comune , per il suo
tingere fluido ed armonioso . Anche la luce opaca, che s’in-
(a) Met. lib. XIII. vers.
.ih irmiw «MMaaaB»».»--..
egli assai lodevolmente riuscito in diverse copie a lui affidate
di quadri classici partiti da Roma : ma niuna opera di sua in-
venzione ci si era presentata ancora.
Non senza piacere , e soddisfazione abbiamo ora veduto,
come si è egli tratto dffmpegno in questa lugubre scena, ove
l’infelice Polissena viene sagrificata innanzi al sepolcro di
Achille , acciò si plachino una volta i mani di questo suo
sposo irrequieto , ucciso da Paride nel Tempio medesimo , in
cui doveva sposarla .
Serve di fondo al quadro la malinconica tinta di una
roccia tufigna , al cui lato s’innalzò il Mausoleo del Pelide,
di semplici e maschia architettura . Stassi la vergine Trojana
fra le braccia di pochi che la sostengono , dolente sì , ma
intrepida e parlante, come nelle metamorfosi viene descritta.
Pirro gli è dappresso nell’entusiasmo di vendicare , e placare
l’ombra paterna : impugna il ferro per ucciderla , ma non az-
zarda il colpo ; gli si legge al contrario, così nel volto come
nella mossa il contrasto , che prova di farlo, e non farlo.
Agamennone in disparte fra’soldati si vede spettatore non in-
differente della tragedia . Al di là di lui in qualche distanza,
mirasi Ecuba nella più grande afflizione : chi ha presenti le
smanie di Polissena da Ovidio descritte , perchè si celi alla
madre il suo destino,
Mors tantum vellem ma t rem mea fallere posset &>c. Qa~)
non può non commuoversi di più in vederla qui spettatrice
della scena . Sacerdoti, soldati , cammilli inservienti al sagri-
fizio terminano di arricchire la composizione .
Alla bellezza del soggetto non ha poco aggiunto l’arte
del dipintore. In tre piani diversi ha distribuite le sue figure,
degradandole con intelligenza di mole e di tinte , a misura
che si allontanano . Le ha divise in gruppi bene intesi e le-
gati , che bilanciano lodevolmente la composizione . Vi trovia-
mo bene osservato il costume , una conveniente espressione,
e soprattutto una facilità di pennello non comune , per il suo
tingere fluido ed armonioso . Anche la luce opaca, che s’in-
(a) Met. lib. XIII. vers.