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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 4.1806 [Cicognara, 1324D]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8992#0147
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134


E’ inutile , che all1 E. V. ricordi la semplicità , la dottrina ,
la nobiltà, con cui è disegnata questa tela, che spira.in ogni
parte eleganza , e purità di stile . E inutile dissi il ricordarlo
ali1 E. V. , perchè mi torna bene a mente , come era Ella
sorpresa del profondo sapere del Gav. Gamuccini in questa dif-
ficilissima parte della Pittura , e come saggiamente rilevava,
che in ciascuna delle’ figure vi erano singolarissimi pregj , e
riconoscevasi ih tutte eh1 erano opere di un uomo , che le bel-
lezze dell1 antico è di Raffaello , avea coll1 assiduo studio fatte
in certo modo sue , e le adoperava poi a sua voglia, senza
che nell1 opera vi traspirasse traccia dì servile imitazione , o di
stento . In fatti nel disegnare del nostro Pittore , trionfa una
sicurezza di contornare dettata dalla profonda cognizione del?
'anatomia , e pare che le figure siano state in un solo mo-
mento immaginate ed eseguite, e che la mano abbia esposto
il concetto della mente , con quella prontezza , con cui seguo-
no le parole una ben concepita immagine . E1 stato anche nelle
opere dei valent1 uomini rilevato talora il difetto di un qual-
che stento nell1 unione delle parti di una qualche mancanza
di corrispondenza fra runa, o l’altra di esse. Il Signor Ga-
muccini è incapace ,d’ inciampare in questo errore, ed all’esàt-
tezza poi delle proporzioni delle figure unisce l1 eleganza, e la
scelta del bello . La maestosa effigie di Simeone , le nobili
formerei volto di Maria, la veneranda vecchiezza di Anna,
la gentilezza dei due giovinetti, la venustà delle ancelle Ebree,
e sopratutto la divina grazia della fisonomia del Bambino so-
no il frutto di lungo studio , e di meditazione su i veri carat-
teri della bellezza . Come le teste , così le mani, ed i piedi
sono in ogni figura disegnate con somma correzione . L1 in-
telligenza con cui sono delineate le braccia, le gambe , i
piedi di Giuseppe , la dolcezza dei contorni di quelle dei due
Giovani, la grandiosità delle mani di Simeone , la delicatezza
di quelle di Maria appagano rocchio di chi sà ricercare il bel-
lo, ed apprezzarlo . E perchè la storia escludeva dalla compo-
sizione molta nudità , così ha dovuto occuparsi molto il Pit-
tore a far risaltare il suo buon gusto nel panneggiare . Belli
e semplici sono i partiti delle pieghe; accompagnano bene l’i-
gnudo , il moto della figura , e la vestono con vera natura-
lezza . Ha procurato ancora di accordare coi diversi caratteri
 
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