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https://doi.org/10.11588/diglit.33349#0339
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GIUSEPPE CRE8TAB0R0
Mi resta in ultimo luogo di fare un cenno di Giu-
seppe Crestadoro , il (piale sebbene di merito inferiore
quasi a tutti h teste ceunati pittori, pur non di meno ò
creduto di qui nominarlo , per un certo spirito di ori-
ginalità , cd un colorito vivo , e brillante , che a prima
vista abbaglia , ed incanta .
Nacque egli in Palermo verso il ìym da padre ore-
6ce , ed in patria apprese P arte della pittura nella scuola
del suo coucittadino \ito D' Anna .
(lessata la peste in Messina dopo il iy^3 venne fra
noi , e presa avendo in moglie una donna messinese qui
fermò il suo soggiorno .
Uomo d' un carattere fervido , non potè assog-
gettarsi a veruna scuola , e sarebbe stato un genio origi-
nale , se questo era il tempo deìP originalità, quasi sem-
pre scorretto nel disegno , viene questo difetto occultato
dallo spirito , e dalle mosse pittoresche , che dava alle
sue ligure, e delh accordo del colorito .
In questi primi tempi molto dipinse . e buono per
la sua fama , che siano perite tali pitture .
Chiamato dopo il iy83 in Siracusa a dipingere alcu-
ne chiese ivi portossi, e vi condusse a fresco la volta del-
la chiesa del monistero di S. Maria, la chiesa di S. Lucia,
la chiesa del convento di S. Francesco , e la Tribuna
dello Spirito Santo.
Tornato quindi in Messina, ebbe incombense per
varj paesi circonvicini , mandando alcuni quadri in Ficar-
ra , un S. Niccolò in Saponara , ove parimenti dipinse a
fresco la volta del capperone della chiesa madre; ed al-
tri in altri luoghi .
Le sue pitture ad olio )n ^Messina sono una S. Anna
Ira varj santi in S* Francesco di Paola , ove si leg-
ge Jo.rcpA Cre.ftnrMro P. Mirj quadri in S. Teresa , e
GIUSEPPE CRE8TAB0R0
Mi resta in ultimo luogo di fare un cenno di Giu-
seppe Crestadoro , il (piale sebbene di merito inferiore
quasi a tutti h teste ceunati pittori, pur non di meno ò
creduto di qui nominarlo , per un certo spirito di ori-
ginalità , cd un colorito vivo , e brillante , che a prima
vista abbaglia , ed incanta .
Nacque egli in Palermo verso il ìym da padre ore-
6ce , ed in patria apprese P arte della pittura nella scuola
del suo coucittadino \ito D' Anna .
(lessata la peste in Messina dopo il iy^3 venne fra
noi , e presa avendo in moglie una donna messinese qui
fermò il suo soggiorno .
Uomo d' un carattere fervido , non potè assog-
gettarsi a veruna scuola , e sarebbe stato un genio origi-
nale , se questo era il tempo deìP originalità, quasi sem-
pre scorretto nel disegno , viene questo difetto occultato
dallo spirito , e dalle mosse pittoresche , che dava alle
sue ligure, e delh accordo del colorito .
In questi primi tempi molto dipinse . e buono per
la sua fama , che siano perite tali pitture .
Chiamato dopo il iy83 in Siracusa a dipingere alcu-
ne chiese ivi portossi, e vi condusse a fresco la volta del-
la chiesa del monistero di S. Maria, la chiesa di S. Lucia,
la chiesa del convento di S. Francesco , e la Tribuna
dello Spirito Santo.
Tornato quindi in Messina, ebbe incombense per
varj paesi circonvicini , mandando alcuni quadri in Ficar-
ra , un S. Niccolò in Saponara , ove parimenti dipinse a
fresco la volta del capperone della chiesa madre; ed al-
tri in altri luoghi .
Le sue pitture ad olio )n ^Messina sono una S. Anna
Ira varj santi in S* Francesco di Paola , ove si leg-
ge Jo.rcpA Cre.ftnrMro P. Mirj quadri in S. Teresa , e