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ATTO TÈRZO.
SCENA I.
Portici de’Giardini Reali.
IORQ, poi ERISSENA*
Poro. ¥7ritfena,
Erijfina, Jj^ Che miro! #
Poro tu vivi ! E quale amico Nume
Fuor del rapido fiume
Salvo ti traile.
poro* Io non t'intendo« E quando
Fra Fonde mi trovai?
trìffena. Ma tu pur Tei
11 finto AsbitA
Poro. E per Asbite folo
Mi conofce Alefìandro
Son noto a Timagene«
tri fona. E ben da quello
Si piiblico, che dilperato Asbite
Nelì’Idalpe mori.
Pero. Fola ingegnofa
Che d* AlefTandro ad evitar lo (degno
Timagene inventò»
Laida eh* io vada
Di si lieta novella
A Cleofide . ♦ .
Poro, Afcolta. In fin eh’io giunga
Un difiegno a compir,^ giova che ogn uno
Mi creda eftinto, e più che ad altri, a lei
Comrien celar il ver.
Senti
ATTO TÈRZO.
SCENA I.
Portici de’Giardini Reali.
IORQ, poi ERISSENA*
Poro. ¥7ritfena,
Erijfina, Jj^ Che miro! #
Poro tu vivi ! E quale amico Nume
Fuor del rapido fiume
Salvo ti traile.
poro* Io non t'intendo« E quando
Fra Fonde mi trovai?
trìffena. Ma tu pur Tei
11 finto AsbitA
Poro. E per Asbite folo
Mi conofce Alefìandro
Son noto a Timagene«
tri fona. E ben da quello
Si piiblico, che dilperato Asbite
Nelì’Idalpe mori.
Pero. Fola ingegnofa
Che d* AlefTandro ad evitar lo (degno
Timagene inventò»
Laida eh* io vada
Di si lieta novella
A Cleofide . ♦ .
Poro, Afcolta. In fin eh’io giunga
Un difiegno a compir,^ giova che ogn uno
Mi creda eftinto, e più che ad altri, a lei
Comrien celar il ver.
Senti