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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Comparetti, Domenico: Frammenti dell'etica di Epicuro tratti da un papiro ercolanese
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0097

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- 86 -

i risultati pratici prima per chi. non segue, poi per
chi segue la dottrina e i principii da lui esposti
in questa opera. Naturalmente, nella prima parte
non possono mancare allusioni a sistemi filosofici
diversi dal suo, non è però preso di mira alcuno
in particolare. Quali siano i principii a cui allude
nel primo periodo oggi incompleto, non possiam
dire. Nel resto della colonna per quanto ivi è detto
si pensa facilmente agli stoici e alla loro apatia,
ma forse non trattasi che di quegli uomini che
mancando dei giusti criterii nelle alq. x. yvy. si
l'anno una filosofia vuota e vana e contraria ai fini
della natura facendo consistere la perfezione in
una rigida apatia, in un falso egoismo ecc.

Col. XVIII.

1. 6. HMH per errore, come pare, invece di
£IMH. Poi TCON non può essere che un errore
per TOM.

1. 13-14. A£ certamente per A€l: poi YI10M€-
NO per YnOM€N£IN.

1. 15-16. nANTACNOCOYCOK, curioso er-
rore grammaticalmente conseguente neh' accordo
col relativo, poiché certamente quell'OK voleva es-
sere OIC. Fra le varie possibili correzioni ho pre-
scelto quella che meglio spiega l'errore, suppo-
nendo omissioni. Si potrebbe anche proporre xaì
nàvrag vódo{ì)g o(ì) \rsd-vrjxaai, ma meno verisi-
milmente anche pel senso che prometterebbe cosa
impossibile.

1. 18. nPeB . . HN; l'È par chiaro.

Accenna a coloro che non seguendo i suoi prin-
cipii tutto subordinano al futuro trascurando il pre-
sente e fin la salute, e sopratutto preoccupati del-
l'avvenire dopo la morte tremano per la minaccia
di mali eterni. Là dove parla in prima persona pare
immagini il pensiero di un di costoro che, come i
condannati a morte, trovali conforto e coraggio in
certo ragionar di una vita migliore, e nelle varie
speranze con cui si dà commiato ai morenti. Ma
l'idea qui rimane incompleta per noi e perciò oscura.

Col. XIX.

Delle tre prime righe A serba alcune lettere oggi

cadute. Non sono ben sicuro che le lettere pur
MH

chiare n(- non siano un'aggiunta marginale co-

me mi fa sospettare il posto in cui si trovano.
Le lettere OAfl 1. 5 e AT 1. 7 visibili in A, oggi
sono cadute.

1. 10. ... €NOI(T)€. Il ? è fuor di dubbio; re
così non può stare, avendosi già sopra ino te,
nè si vede qual senso possa risultare accettandolo.
Correggo perciò ys. La frase si chiude con ifr
aravreu come indica il segno in principio della riga
seguente. Con tali false idee nella mente, intende
l'autore, colti poi da mali improvvisi e inaspet-
tati, non osan più parlare. Cfr. quanto ha detto

a col. vn-ym.

Alle preoccupazioni per la vita futura nei con-
cetti comuni e nell'etica volgare si combina la
religione colle sue promesse e le grandi aspetta-
zioni e speranze che nutrono gli svasasi?. Epicuro
qui come altrove combatte queste aberrazioni,
mostrando la irrazionale cecità di chi vi cade e
le dure conseguenze che ne subisce.

Forse gli esempi mitici a cui si allude 1. 5 sg.
son quelli dei [icixaqeg, come abbiamo in Pindaro
che in ciò si trova agli antipodi di Epicuro.

Col. XX.

La lezione di A era errata in più luoghi nelle
prime tre righe in modo da sviare nel supplire.
1. 7. AIOMETA.
1. 12. CKOPAC.
1. 16. An(l)AAIC.

Continua la enumerazione di effetti cominciata
nell'altra colonna, e con questa, come pare, si chiude
la parte delle conclusioni relative ai non epicurei
che nelle alq. x. g>vy. si attengono ai criteri del-
l'etica volgare. Come ognun vede, gli effetti indi-
cati in queste quattro colonne a ciò relative si
riducono in fondo tutti a xaqa%ai e l'autore ha
quindi voluto mostrare quanto coloro sian lontani
da quella àvaqaì-Ca che per lui è condizione ne-
cessaria per le svóaifiovfa e la i^óovì].

Col. XXI.

Veggonsi oggi nell'originale nella parte destra di
questa colonna due lacune che non ritrovansi nel
disegno e ciò per la stessa ragione di cui abbiam
 
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