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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Milani, Luigi Adriano: I frontoni di un tempio tuscanico scoperti in Luni
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0112

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- 101 -

un chitone serrato sull'omero s. proteso, e attra-
versato dal balteo destinato a sostenere la faretra
dietro la spalla d. Il fr. b offre la parte mediana del
suo corpo vista tutta di fianco, col chitone corto
slacciato sotto l'ascella d. e succinto così da la-
sciar nuda mezza la coscia d. avanzante il passo.
Il fr. c è una mano d. muliebre stringente l'arco,
la quale pare debba appartenerle.

Come l'Apollo anche l'Artemis dall'anca in su
è lavorata liberamente senza fondo. Nel punto
dove il fondo del rilievo quasi finisce, la figura
sporge 0,29; e lì era attraversata da un grosso
chiodo, col quale veniva fissata al timpano. Un
foro per un altro chiodo c' è pure all'estremità più
nascosta del chitone.

Le proporzioni' della figura sono tali che si può
esser certi che occupasse un posto assai vicino
ad Apollo, probabilmente la sua d. Più concitata
di Apollo nella movenza della persona, Artemis,
vestita da caccia, incedeva a s. tenendo, a quanto
pare, nella mano s. protesa una freccia, e strin-
gendo nella d. abbassata (?) l'arco. Il motivo del
braccio d. nell'Artemis dei sarcofagi sopraccitati
è diverso, e opposta ivi è anche la mossa delle
gambe;l) ma noi crediamo che il modellatore della
nostra statua avesse egli modificato un poco il
motivo originario per dare al braccio d. maggiore
solidità, e perchè quel braccio non isporgesse dal
timpano troppo esposto alle offese dell'atmosfera.

La presenza di una mano ci. muliebre stringente
l'arco (fr. c), c' indusse nell'avviso che il movimento
del braccio d. fosse stato cambiato nel senso so-
praddetto, e ciò tanto più in quanto l'attributo
dell'arco non sarebbe per sua natura un attributo
proprio della mano d. ; ma se il fr. e alla per fine
non appartenesse a questa figura, non vorremmo
credere impossibile che anche nel movimento del
braccio la nostra figura corrispondesse coi sarco-
fagi e fosse cioè rappresentata in atto di estrarre
una saetta dalla faretra.

Il chitone conserva tracce sicure ch'era dipinto
celeste; mentre il nudo era rosso vivo (minio),

<) Analoga invece è la mossa delle gambe nella sta-
tua del Museo di Napoli (Clarac, n. 1224 c).

*) Si badi alla relativa attaccatura.

3) Insieme col sarcofago lateranese possono citarsi : il
sarcofago Borghese del Mais, di Venezia (Visconti, Mon.
scelti Borghes. tav. 31) e il sarcofago Wiltonhouse a Sa-
lisbury (Stark. o. c. p. 119); due sarcofagi i quali replicano
la composizione lateranese. 11 disegno del sarcofago Bor-

cioè trattato come il nudo di un uomo per me-
glio indicare la maschia natura dell'Artemis cac-
ciatrice.

3-4. Gruppo della Niobe

Due frammenti congiungibili (a, b), ed uno stac-
cato (c) incerto.

I frammenti congiungibili offrono una figura mu-
liebre (n. 3)-poco inferiore al vero, mancante della
testa, del braccio ci., dell'avambraccio s. e dei piedi,
la quale stando di fronte curva con la persona ac-
coglieva in grembo una figura che riparava presso
eli lei adesa alla sua coscia s. Di questa seconda
figura (n. 4) non rimane se non le attaccature e
forse il braccio s. nel fr. c (?).

La figura dei frammenti a, b appare di propor-
zioni un po' allungate, mancando attualmente la
figura con cui era aggruppata a s. e la figura che
attaccava immediatamente alla sua d. È dessa ve-
stita di un chitone verde (?) senza maniche, chiuso
sulla spalla s., discinto a metà petto, e ricadente
in belle pieghe pittoresche. L'ampechonion giallo,
una volta ripiegato sulla stessa spalla s.,2) ca-
deva per di dietro e girava davanti sulle ginoc-
chia senza punto parare le forme anteriori del
corpo, le quali si dimostrano matronali a chiun-
que osservi il seno rigoglioso, le braccia poderose,
le spalle tondeggianti e la larga pianta del collo.
Il braccio s., aderente al fianco sino al gomito, è
ornato eli armilla brachialis peculiare; l'antibrac-
cio è mutilo, ma una piega interna nella giuntura
indica che si rialzava come per sostenere l'ampe-
chonion. Il braccio d. invece, abbassandosi, certo si
dirigeva in soccorso della figura che stava attac-
cata al suo ginocchio s. In simile atteggiamento,
così vestita col chitone discinto a metà petto, e
similmente aggruppata è la Niobe del sarcofago
lateranese (Stark, o. e, taf. IX)3) e la Niobe di un
bassorilievo pompeiano.4) Però nel sarcofago late-
ranese e forse pure nel bassorilievo policromo di
Pompei, ■') con ambe le braccia abbassate essa

ghese pubblicato da Winckelmann (Mon. Ined. tav. 89) è
molto inesatto, specie nella figura della Niobe.

4) Giornale di Pompei, II, tav. IX, cfr. Sogliano, Pit-
ture Murali ecc., n. 504.

'■') II lato d. della Niobe pompeiana non è conservato,
ma dall'andamento della spalla nuda si dovrebbe conget-
turare che il braccio d. si movesse corno nella Niobe del
sarcofago lateranese.
 
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